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Il campionato di Prima Divisione organizzato dalla CCI fu uno dei due massimi tornei calcistici disputati in Italia nella stagione 1921-22. Rispetto al campionato organizzato dalla concorrente associazione della FIGC, rappresentò il torneo deputato ad assegnare il titolo reale di Campione d'Italia.
Lo scisma del calcio italiano [modifica]
La continua e smisurata crescita del numero delle società partecipanti al campionato italiano aveva generato una gravissima crisi nel movimento. Il 24 luglio 1921 infatti, in un'infuocata assemblea tenutasi a Torino, un progetto di riforma, preparato da Vittorio Pozzo su spinta dei grandi club, era stato respinto da una Federazione sempre più dominata dalle piccole formazioni amatoriali. La risposta delle grandi società non si fece attendere, e nel giro di poche settimane le 24 migliori squadre abbandonarono il campionato ufficiale per crearsene uno privato tutto per loro, sotto l'egida della neo costituita Confederazione Calcistica Italiana, con sede a Milano. Per di più, il ben maggiore livello sportivo e la più consistente disponibilità economica delle contestatrici attirò nel nuovo progetto l'intero girone centro-meridionale, oltre a numerose formazioni minori che furono inquadrate in una Seconda Divisione.
Fu così che la Confederazione poté organizzare un nuovo campionato basato sullo schema del Progetto Pozzo. Le ventiquattro società settentrionali, riunite nella Lega Nord, furono suddivise in due raggruppamenti mediante un sorteggio che aveva però precisi picchetti geografici: ogni Regione doveva avere le sue formazioni equamente suddivise fra i due gironi, e per motivi sia di ordine pubblico sia di varietà nelle trasferte erano vietati i derby, con l'unica inevitabile eccezione delle tre milanesi di cui due furono giocoforza messe insieme. Ciascun gruppo costituiva un lineare torneo, come verrà definito in seguito, all'italiana, con gare di andata e ritorno. Due le piazze importanti: la prima, che permetteva l'accesso alla finale, e l'ultima, che condannava alla retrocessione in seconda divisione, eliminando quelle clausole di più o meno verificabili meriti sportivi ed economici che giustificarono sistematici ripescaggi ai tempi della Federazione. Le due finaliste si sarebbero sfidate in un match di andata e ritorno per determinare i Campioni del Nord.
Al Sud la carenza di infrastrutture e le difficoltà da parte di molti club ad intraprendere frequenti trasferte consigliò di mantenere il vecchio meccanismo dei campionati regionali. Furono però ammesse nuove Regioni: le Marche, le Puglie e la Sicilia. La Lega Sud avrebbe poi organizzato le finali tra i campioni regionali, il cui vincitore sarebbe stato ammesso all'onore della finalissima coi campioni settentrionali, sfida che tornava però ad essere una pura formalità dopo l'aggregazione della Toscana al torneo del nord.
Due gironi interregionali da 12 squadre ciascuno, di cui la prima classificata accede alla finale, mentre l'ultima classificata retrocede in Seconda Divisione. Le due finaliste si sfidano in andata e ritorno, e la vincitrice ratifica il titolo in una finalissima anch'essa a doppio turno.
Il nuovo campionato diede modo di valutare appieno la consistenza delle varie squadre nell'arco di un'intera stagione. Decisamente agevole fu il cammino del Genoa, che non trovò avversarie in grado di impensierirla. Un doppio pareggio con la più immediata inseguitrice, l'Alessandria, fu più che sufficiente per garantire ai Grifoni un comodo accesso alla finale. Regolare fu anche, nell'altro raggruppamento, il percorso dei Campioni in carica della Pro Vercelli, anche se costoro dovettero guardarsi dalla foga dei loro vicini del Novara, autori di un'ottima annata.
Decisamente più deludenti le performances di altre formazioni di primo piano del panorama calcistico nazionale, in particolare le due torinesi e il Milan, che ebbero un passo assai stentato. Una citazione a parte va invece fatta riguardo all'Inter, che incappò nella peggior stagione della sua storia. La squadra che solo due anni prima aveva saputo raggiungere il titolo, si ritrovò con un attacco poco graffiante, e soprattutto con un'autentica difesa colabrodo che le costò eclatanti sconfitte tennistiche in più occasioni. Ultima con soli tre punti al giro di boa, i neroazzurri non riuscirono a evitare l'ultimo posto nel girone e la retrocessione; dovettero, per rimanere in Massima Serie, disputare uno spareggio salvezza contro una squadra di Seconda Divisione in seguito alle modifiche apportate dal Compromesso Colombo.
Lo spareggio venne vinto a tavolino dalla squadra nerazzurra a causa del ritiro dell'S.C Italia che probabilmente a causa del servizio di leva non riusci a schierare in campo 11 giocatori. Dopo il 22 giugno, si verificò la riunificazione del campionato, avvenuta sulla base del Compromesso Colombo che, derogando alle regole prestabilite, stabiliva degli spareggi incrociati tra squadre FIGC e squadre CCI. Mentre l'Inter riuscì a salvarsi battendo la toscana P.G.F. Libertas di Firenze, il Venezia, inizialmente salvo, venne sconfitto da una squadra federale dando così addio alla massima serie.
- Pro Vercelli qualificata per la finale.
- Livorno e Spezia, inizialmente salve, a seguito del Compromesso Colombo furono costrette a disputare gli spareggi salvezza contro le squadre federali. Entrambe vittoriose, furono ammesse alla Prima Divisione 1922-1923.
- Vicenza inizialmente obbligato a disputare uno spareggio salvezza con una delle vincitrici della Seconda Divisione per ottenere la permanenza in Prima Divisione. Successivamente ammesso a disputare due spareggi salvezza dopo postume modifiche regolamentari introdotte dal Compromesso Colombo, perse il primo e retrocesse definitivamente in Seconda Divisione.
Andata (1ª) |
Prima giornata |
Ritorno (12ª) |
|
|
|
|
|
2 ott. |
1-2 |
A.Doria-Bologna |
1-0 |
18 dic. |
1-2 |
Mantova-Pro Vercelli |
0-5 |
0-5 |
Milan-Novara |
2-3 |
2-1 |
Milanese-Vicenza |
1-2 |
1-0 |
Spezia-Livorno |
0-0 |
1-2 |
Verona-Juventus |
0-2 |
|
Andata (2ª) |
Seconda giornata |
Ritorno (13ª) |
|
|
|
|
|
9 ott. |
1-1 |
Bologna-Milanese |
1-1 |
22 gen. |
2-0 |
Juventus-A.Doria |
2-6 |
1-5 |
Livorno-Mantova |
1-2 |
1-0 |
Novara-Spezia |
0-0 |
3-2 |
ProVercelli-Verona |
1-0 |
0-3 |
Vicenza-Milan |
0-7 |
|
Andata (3ª) |
Terza giornata |
Ritorno (14ª) |
|
|
|
|
|
16 ott. |
3-0 |
A.Doria-Vicenza |
3-0 |
29 gen. |
1-0 |
Mantova-Bologna |
0-2 |
1-3 |
Milan-Juventus |
0-0 |
2-1 |
Milanese-Livorno |
1-1 |
1-3 |
Spezia-Pro Vercelli |
0-1 |
0-4 |
Verona-Novara |
2-2 |
|
Andata (4ª) |
Quarta giornata |
Ritorno (15ª) |
|
|
|
|
|
23 ott. |
4-1 |
Bologna-Verona |
2-0 |
5 feb. |
1-2 |
Juventus-Milanese |
0-2 |
3-2 |
Livorno-Milan |
2-1 |
3-1 |
Novara-Mantova |
2-2 |
3-0 |
ProVercelli-A.Doria |
0-1 |
2-2 |
Vicenza-Spezia |
2-1 |
|
Andata (5ª) |
Quinta giornata |
Ritorno (16ª) |
|
|
|
|
|
30 ott. |
2-0 |
Verona-A.Doria |
2-5 |
12 feb |
2-2 |
Juventus-Spezia |
1-1 |
2-0 |
Livorno-Bologna |
0-5 |
0-2 |
Mantova-Milanese |
2-0 |
1-0 |
Milan-ProVercelli |
0-5 |
0-6 |
Vicenza-Novara |
2-4 |
|
Andata (6ª) |
Sesta giornata |
Ritorno (17ª) |
|
|
|
|
|
6 nov. |
4-2 |
A.Doria-Mantova |
0-1 |
19 feb. |
1-1 |
Bologna-Juventus |
1-1 |
0-0 |
Milanese-Milan |
0-2 |
1-0 |
Novara-Livorno |
2-0 |
10-0 |
ProVercelli-Vicenza |
1-1 |
1-2 |
Spezia-Verona |
2-3 |
|
Andata (7ª) |
Settima giornata |
Ritorno (18ª) |
|
|
|
|
|
13 nov. |
2-1 |
Verona-Milanese |
0-0 |
26 feb. |
0-1 |
Juventus-Novara |
1-2 |
1-2 |
Livorno-Pro Vercelli |
1-5 |
4-0 |
Mantova-Spezia |
2-3 |
0-0 |
Milan-A.Doria |
2-1 |
1-2 |
Vicenza-Bologna |
1-11 |
|
Andata (8ª) |
Ottava giornata |
Ritorno (19ª) |
|
|
|
|
|
20 nov. |
3-0 |
Verona-Livorno |
0-1 |
5 mar. |
6-2 |
Mantova-Vicenza |
1-0 |
2-1 |
Milan-Bologna |
0-4 |
1-1 |
Novara-Milanese |
2-2 |
1-1 |
ProVercelli-Juventus |
7-1 |
2-0 |
Spezia-A.Doria |
0-1 |
|
Andata (9ª) |
Nona giornata |
Ritorno (20ª) |
|
|
|
|
|
27 nov. |
1-2 |
A.Doria-Novara |
0-4 |
12 mar. |
2-1 |
Bologna-ProVercelli |
0-4 |
2-1 |
Verona-Milan |
1-0 |
1-2 |
Juventus-Mantova |
1-0 |
2-1 |
Livorno-Vicenza |
2-1 |
2-1 |
Milanese-Spezia |
1-1 |
|
Andata (10ª) |
Decima giornata |
Ritorno (21ª) |
|
|
|
|
|
4 dic. |
1-0 |
A.Doria-Milanese |
4-2 |
19 mar. |
3-1 |
Juventus-Livorno |
0-0 |
2-2 |
Milan-Mantova |
1-2 |
0-1 |
Novara-Pro Vercelli |
0-1 |
1-0 |
Spezia-Bologna |
0-2 |
0-1 |
Vicenza-Verona |
1-3 |
|
Andata (11ª) |
Undicesima giornata |
Ritorno (22ª) |
|
|
|
|
|
11 dic. |
2-1 |
Bologna-Novara |
1-1 |
26 mar. |
3-1 |
Livorno-A.Doria |
1-3 |
3-0 |
Mantova-Verona |
1-2 |
1-2 |
Milanese-Pro Vercelli |
0-3 |
1-2 |
Spezia-Milan |
1-0 |
1-1 |
Vicenza-Juventus |
0-1 |
|
|
|
Pos. |
Squadra |
Pt |
G |
V |
N |
P |
GF |
GS |
|
1. |
Genoa |
37 |
22 |
16 |
5 |
1 |
61 |
13 |
|
2. |
Alessandria |
28 |
22 |
9 |
10 |
3 |
41 |
24 |
|
3. |
Pisa |
27 |
22 |
12 |
3 |
7 |
53 |
28 |
|
4. |
Modena |
26 |
22 |
12 |
2 |
8 |
34 |
33 |
|
5. |
Padova |
23 |
22 |
10 |
3 |
9 |
30 |
36 |
|
6. |
Casale |
20 |
22 |
7 |
6 |
9 |
33 |
27 |
|
6. |
Legnano |
20 |
22 |
7 |
6 |
9 |
28 |
29 |
|
6. |
Savona |
20 |
22 |
9 |
2 |
11 |
28 |
33 |
|
6. |
Torino |
20 |
22 |
6 |
8 |
8 |
21 |
29 |
|
10. |
Venezia |
17 |
22 |
7 |
3 |
12 |
19 |
45 |
|
11. |
Brescia |
15 |
22 |
6 |
3 |
13 |
19 |
33 |
|
12. |
Inter |
11 |
22 |
3 |
5 |
14 |
29 |
66 |
- Genoa qualificato per la finale.
- Venezia e Brescia, inizialmente salve, a seguito del Compromesso Colombo furono costrette a disputare gli spareggi salvezza contro le squadre federali. Il Brescia li vinse e si salvò, venendo ammesso alla Prima Divisione 1922-1923, mentre il Venezia perse gli spareggi e retrocesse in Seconda Divisione.
- Inter inizialmente retrocessa in Seconda Divisione. Successivamente ammessa a disputare gli spareggi salvezza dopo postume modifiche regolamentari introdotte dal Compromesso Colombo tre mesi dopo la fine del campionato, li vinse e si salvò, rimanendo in Prima Divisione.
Andata (1ª) |
Prima giornata |
Ritorno (12ª) |
|
|
|
|
|
2 ott. |
0-0 |
Casale-Alessandria |
1-1 |
18 dic. |
6-0 |
Legnano-Inter |
2-3 |
2-1 |
Modena-Padova |
1-2 |
1-1 |
Pisa-Genoa |
0-2 |
2-0 |
Torino-Savona |
1-3 |
2-0 |
Venezia-Brescia |
1-1 |
|
Andata (2ª) |
Seconda giornata |
Ritorno (13ª) |
|
|
|
|
|
9 ott. |
1-0 |
Alessandria-Modena |
0-2[1] |
22 gen. |
1-1 |
Brescia-Legnano |
0-0 |
5-0 |
Genoa-Casale |
2-3 |
0-1 |
Inter-Torino |
2-2 |
1-0 |
Padova-Venezia |
1-0 |
3-1 |
Savona-Pisa |
0-4 |
|
Andata (3ª) |
Terza giornata |
Ritorno (14ª) |
|
|
|
|
|
16 ott. |
2-1 |
Casale-Savona |
0-2 |
29 gen. |
3-1 |
Legnano-Padova |
1-2 |
1-0 |
Modena-Brescia |
0-1 |
7-2 |
Pisa-Inter |
2-2 |
0-2 |
Torino-Genoa |
0-2 |
2-2 |
Venezia-Alessandria |
2-5 |
|
Andata (4ª) |
Quarta giornata |
Ritorno (15ª) |
|
|
|
|
|
23 ott. |
3-0 |
Alessandria-Pisa |
2-3 |
5 feb. |
1-0 |
Brescia-Torino |
0-1 |
7-0 |
Genoa-Venezia |
5-1 |
1-2 |
Inter-Modena |
1-5 |
1-1 |
Padova-Casale |
1-0 |
2-1 |
Savona-Legnano |
1-2 |
|
Andata (5ª) |
Quinta giornata |
Ritorno (16ª) |
|
|
|
|
|
30 ott. |
5-0 |
Alessandria-Inter |
2-2 |
12 feb |
1-0 |
Genoa-Brescia |
1-0 |
1-1 |
Legnano-Torino |
0-2 |
2-1 |
Modena-Pisa |
1-4 |
2-0 |
Savona-Padova |
1-3 |
1-0 |
Venezia-Casale |
0-3 |
|
Andata (6ª) |
Sesta giornata |
Ritorno (17ª) |
|
|
|
|
|
6 nov. |
0-1 |
Brescia-Alessandria |
2-2 |
19 feb. |
0-1 |
Casale-Legnano |
0-1 |
2-0 |
Inter-Savona |
1-3 |
0-1 |
Padova-Genoa |
1-7 |
5-0 |
Pisa-Venezia |
0-2 |
3-2 |
Torino-Modena |
0-3 |
|
Andata (7ª) |
Settima giornata |
Ritorno (18ª) |
|
|
|
|
|
13 nov. |
3-1 |
Alessandria-Padova |
1-3 |
26 feb. |
2-0 |
Genoa-Inter |
4-1 |
4-2 |
Legnano-Pisa |
0-4 |
2-1 |
Modena-Casale |
0-6 |
2-3 |
Savona-Brescia |
0-3 |
0-0 |
Venezia-Torino |
1-1 |
|
Andata (8ª) |
Ottava giornata |
Ritorno (19ª) |
|
|
|
|
|
20 nov. |
3-1 |
Alessandria-Legnano |
0-0 |
5 mar. |
4-0 |
Brescia-Casale |
0-4 |
1-1 |
Modena-Genoa |
0-7 |
2-2 |
Padova-Inter |
4-3 |
3-0 |
Savona-Venezia |
1-2 |
0-2 |
Torino-Pisa |
1-4 |
|
Andata (9ª) |
Nona giornata |
Ritorno (20ª) |
|
|
|
|
|
27 nov. |
3-1 |
Brescia-Inter |
3-4 |
12 mar. |
1-1 |
Casale-Torino |
1-1 |
2-2 |
Genoa-Alessandria |
1-1 |
3-1 |
Pisa-Padova |
1-2 |
2-0 |
Savona-Modena |
0-2 |
1-0 |
Venezia-Legnano |
0-3 |
|
Andata (10ª) |
Decima giornata |
Ritorno (21ª) |
|
|
|
|
|
4 dic. |
3-0 |
Alessandria-Savona |
1-1 |
19 mar. |
1-3 |
Inter-Casale |
0-7 |
1-3 |
Legnano-Genoa |
0-2 |
4-1 |
Modena-Venezia |
2-0[1] |
1-1 |
Padova-Torino |
0-2 |
5-0 |
Pisa-Brescia |
2-0 |
|
Andata (11ª) |
Undicesima giornata |
Ritorno (22ª) |
|
|
|
|
|
11 dic. |
0-0 |
Casale-Pisa |
0-2 |
26 mar. |
2-0 |
Genoa-Savona |
1-1 |
0-0 |
Legnano-Modena |
0-2 |
2-0 |
Padova-Brescia |
0-1 |
1-1 |
Torino-Alessandria |
0-2 |
1-0 |
Venezia-Inter |
0-2 |
|
|
- Maggior numero di vittorie: Genoa (16)
- Minor numero di sconfitte: Genoa (1)
- Miglior attacco: Genoa (61 goal fatti)
- Miglior difesa: Genoa (13 goal subiti)
- Miglior differenza reti: Genoa (48)
- Maggior numero di pareggi: Alessandria (10)
- Minor numero di pareggi: Modena e Savona (2)
- Minor numero di vittorie: Inter (3)
- Maggior numero di sconfitte: Inter (14)
- Peggiore attacco: Venezia e Brescia (19 gol fatti)
- Peggior difesa: Inter (66 gol subiti)
- Peggior differenza reti: Inter (-37)
- Partita con maggiore scarto di gol: Casale - Inter / Genoa - Venezia e Genoa - Modena 7-0 (7)
- Partita con più reti: Pisa - Inter 7-2 (9)
- Totale vittorie (104)
- Pareggi con più reti 2-2 (6)
- Maggior numero di vittorie in casa: Genoa, Modena e Pisa (10)
- Maggior numero di pareggi in casa: Legnano e Torino (4)
- Maggior numero di sconfitte in casa: Inter (5)
- Minor numero di vittorie in casa: Inter (3)
- Minor numero di pareggi in casa: Brescia - Genoa Modena, e Pisa (1)
- Minor numero di sconfitte in casa: Alessandria, Casale, Modena, Pisa e Savona (0)
- Maggior numero di vittorie in trasferta: Genoa (6)
- Maggior numero di pareggi in trasferta: Alessandria (7)
- Maggior numero di sconfitte in trasferta: Savona (11)
- Minor numero di vittorie in trasferta: Brescia, Inter, e Savona (0)
- Minor numero di pareggi in trasferta: Savona (0)
- Minor numero di sconfitte in trasferta: Genoa (1)
- Pareggi senza reti (6)
- Totale pareggi (56)
- Totale goal segnati: (396)
Il torneo meridionale si organizzava in prima istanza sui campionati regionali di Lazio, Marche, Campania, Puglia e Sicilia. I cinque campioni locali si sarebbero poi sfidati in un torneo a eliminazione a sorteggio gestito dalla Lega Sud. La stessa Lega decise la riduzione delle partecipanti ai campionati regionali dell'anno successivo ad un massimo di sei per raggruppamento.
Campionati Regionali [modifica]
Verdetti
- Puteolana qualificata alla Fase Finale Lega Sud
- Salernitana retrocessa in Seconda Divisione
Tabellone
Risultati
Andata (1ª) |
Prima giornata |
Ritorno (8ª) |
|
|
|
|
|
6 nov. |
x |
Bagnolese-Nocerina |
x |
??? |
3-1 |
Puteolana-Naples |
4-0 |
1-3 |
Salernitana-Internaz. |
0-2 |
6-0 |
Savoia-Stabia |
3-0 |
|
Andata (2ª) |
Seconda giornata |
Ritorno (9ª) |
|
|
|
|
|
13 nov. |
x |
Nocerina-Savoia |
x |
??? |
2-0 |
Naples-Salernitana |
2-1 |
0-3 |
Internaz.-Puteolana |
0-1 |
3-2 |
Stabia-Bagnolese |
1-1 |
|
Andata (3ª) |
Terza giornata |
Ritorno (10ª) |
|
|
|
|
|
20 nov. |
3-0 |
Puteolana-Stabia |
3-1 |
??? |
x |
Salernitana-Nocerina |
x |
5-1 |
Savoia-Naples |
4-1 |
1-1 |
Bagnolese-Internaz. |
0-0 |
|
Andata (4ª) |
Quarta giornata |
Ritorno (11ª) |
|
|
|
|
|
27 nov. |
2-0 |
Stabia-Salernitana |
4-0 |
??? |
x |
Nocerina-Puteolana |
x |
0-2 |
Naples-Bagnolese |
0-0 |
2-0 |
Internazionale-Savoia |
1-5 |
|
Andata (5ª) |
Quinta giornata |
Ritorno (12ª) |
|
|
|
|
|
4 dic. |
0-8 |
Bagnolese-Savoia |
2-3 |
??? |
2-0 |
Puteolana-Salernit. |
2-0 |
x |
Nocerina-Internaz. |
x |
2-1 |
Naples-Stabia |
2-1 |
|
Andata (6ª) |
Sesta giornata |
Ritorno (13ª) |
|
|
|
|
|
11 dic. |
1-0 |
Internazionale-Naples |
1-4 |
??? |
x |
Stabia-Nocerina |
x |
0-3 |
Salernitana-Bagnolese |
1-2 |
0-1 |
Savoia-Puteolana |
1-5 |
|
Andata (7ª) |
Settima giornata |
Ritorno (14ª) |
|
|
|
|
|
18 dic. |
x |
Naples-Nocerina |
x |
??? |
0-2 |
Salernitana-Savoia |
1-3 |
0-3 |
Bagnolese-Puteolana |
0-4 |
2-0 |
Internazionale-Stabia |
0-1 |
|
|
Note
- Vi avrebbe dovuto partecipare anche la Nocerina in qualità di vincente di uno spareggio promozione contro la Cavese, ma venne esclusa a pochi giorni dall'inizio del campionato per non aver disputato l'anno precedente il campionato di Promozione. Una motivazione che nascondeva l'intento di punire la Nocerina per un'invasione di campo da parte di tifosi nocerini che influenzò l'esito dello spareggio promozione. Abbiamo trascritto il calendario ufficiale[2] che è stato redatto con la Nocerina. Dopo la sua esclusione le squadre che la dovevano incontrare osservarono il turno di riposo.
Verdetti
- Palermo qualificato alla Fase Finale Lega Sud
- U.S. Messinese, Messina S.C. e Umberto I si fondono a fine campionato nel Messina F.C.
- Vigor Trapani ritirata e non iscritta al torneo successivo.
Tabellone
Risultati
Andata (1ª) |
Prima giornata |
Ritorno (6ª) |
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18 dic. |
9-0 |
Messinese-Umberto I |
2-2 |
5 mar. |
4-1 |
Palermo-SC Messina |
3-2 |
2-3 |
Vigor TP-Libertas PA |
0-2* |
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Andata (2ª) |
Seconda giornata |
Ritorno (7ª) |
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15 gen. |
3-1 |
Libertas PA-Messinese |
4-2 |
12 mar. |
1-3 |
Umberto I-Palermo |
0-5 |
2-0* |
SC Messina-Vigor TP |
2-0* |
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Andata (3ª) |
Terza giornata |
Ritorno (8ª) |
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22 gen. |
12-0 |
Palermo-Vigor TP |
2-0* |
2 apr. |
7-3 |
Messinese-SC Messina |
2-2 |
2-0* |
Umberto I-Libertas PA |
1-2 |
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Andata (4ª) |
Quarta giornata |
Ritorno (9ª) |
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29 gen. |
2-0 |
Umberto I-SC Messina |
0-0 |
19 mar. |
2-0 |
Messinese-Vigor TP |
2-0 |
0-2* |
Libertas PA-Palermo |
0-2* |
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Andata (5ª) |
Quinta giornata |
Ritorno (10ª) |
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12 feb. |
2-0 |
Palermo-Messinese |
2-1 |
26 mar. |
2-4 |
SC Messina-Libertas PA |
2-0* |
2-0* |
Umberto I-Vigor TP |
2-0* |
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Note
- Vi doveva partecipare anche l'Azzurra di Palermo ma si ritirò prima dell'inizio.
- venne invece esclusa prima dell'inizio del campionato la Catanese.
- il 5 febbraio 1922 si sarebbe dovuta giocare Messinese-Palermo di Prima Divisione, venne invece disputata una partita amichevole tra le due squadre.
- nel febbraio 1922 ci fu una protesta da parte delle società partecipanti nei confronti del Comitato Regionale, date le irregolarità, le violenze e gli errori arbitrali commessi a loro danni: esse minacciarono di ritirarsi dal campionato nel caso il Comitato non fosse stato subito sciolto e ricostituito con nuovi membri (in ogni caso all'Assemblea da fine stagione si sarebbero indette nuove elezioni, le cariche erano annuali); alla fine comunque la minaccia del blocco del campionato rientrò.
Verdetti
- Anconitana ammessa alle finali della Lega Sud.
- Vigor, Folgore e Macerata F.C. non iscritte al torneo successivo.
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Verdetti
- Fortitudo qualificata alle finali della Lega Sud.
- Audace Roma dopo spareggio: Roman-Audace 2-0., Pro Roma, e Tivoli retrocesse in Seconda Divisione.
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Risultati
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43’ Lo Prieno I. |
Marcatori |
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Nota: Fortitudo esentata dal primo turno
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20’ Bianchi, st’ Bianchi, st’ Bianchi, st’ Bramante |
Marcatori |
Manzoni |
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L'Audace abbandonò il campo per proteste contro l'arbitro all'82'.
Nota: Puteolana esentata dalle semifinali
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20’ (aut.) Lo Bianco, s.t.’ Bramante. |
Marcatori |
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L'idea di Vittorio Pozzo fu senz'altro vincente se, nella prima annata della sua applicazione, in finale si presentarono le due più titolate formazioni del calcio italiano. La maggior parte dei giocatori che scesero in campo avevano già assaporato la gioia della vittoria del titolo. La finale che ne risultò fu assai equilibrata, risolvendosi solo nel ritorno a Marassi con un gol di Alessandro Rampini che sbancò il campo dei temibili avversari genovesi. La finalissima coi romani della Fortitudo diede ai bianchi Leoni il loro settimo sigillo sul campionato, tanti quanti ne avevano all'epoca proprio i genoani.
- Finale d'andata della Lega Nord
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- Finale di ritorno della Lega Nord
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Bossola p.t. (aut) |
Marcatori |
Gay p.t., Rampini s.t. |
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Marcatori |
35’ Rampini, s.t.’ Ceria, 86’ Gay |
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35’ Canestrelli, 78’ Alessandrini |
Marcatori |
9’ Gay, 17’ Ardissone, 76’ Rampini, 85’ Rampini, 87’ Ardissone. |
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Pro Vercelli Campione d'Italia 1921-22 |
Squadra campione [modifica]
La riunificazione della Federazione [modifica]
Ci si rese subito conto che la situazione era insostenibile, e più di tutti se ne accorsero i dirigenti della C.C.I. che, avendo a dicembre terminato il girone di andata, presero atto che le squadre F.I.G.C. erano ancora impegnate nel primo turno delle eliminatorie regionali.
A cercare di riappacificare gli animi ci pensò il direttore della Gazzetta dello Sport Emilio Colombo il quale, il 7 dicembre 1921 presso la villa di Enrico Olivetti,[5] convocò i delegati di entrambe le federazioni a Brusnengo[6] dove il presidente della F.I.G.C., l'avvocato Luigi Bozino, propose al presidente confederale avvocato Giovanni Lombardi di ridurre le squadre partecipanti al successivo campionato di Prima Divisione a 50 squadre. Le squadre liguri e piemontesi, riunitesi a Milano per ascoltare la relazione della propria commissione, nell'approvare l'opera dei propri commissari chiesero un ulteriore taglio delle squadre per arrivare almeno alle 32-36 unità chiedendo un ulteriore incontro con i delegati F.I.G.C.
Riunitesi pochi giorni dopo a Modena, le squadre confederali respinsero il patto di Brusnengo con 54 no contro 25 sì e 4 astenuti mettendo in crisi la presidenza che fu affidata al vecchio Edoardo Pasteur.
Le Federate, per contro, riunitesi a Novi Ligure, si ritennero soddisfatte di quanto deciso a Brusnengo e si riunirono in assemblea il 19 febbraio per la definitiva ratifica, approvando il patto a pieni voti.
A questo punto la nuova presidenza CCI inviò la triade Pasteur-Nizza-Albertini il primo di aprile per riprendere le trattative con la FIGC. Sedici giorni dopo le due parti nominarono due Commissioni Paritetiche (tre componenti più tre consulenti tecnici) con ampia facoltà di nominare una persona super partes che potesse portare a termine un arbitrato.
Quale arbitro fu nominato Emilio Colombo il quale addivenì ad un compromesso che in seguito prese il suo nome. Le società di entrambe le federazioni, attraverso un referendum, approvarono il compromesso con 246 voti favorevoli e 18 contrari. La ratifica del patto di riconciliazione fu celebrata con la nomina della Commissione Tecnica che avrebbe dovuto formare la squadra Nazionale per il prossimo incontro ufficiale con il Belgio.
Il 26 giugno si arrivò alla pace vera a propria nel corso di un convegno in cui fu nominata la commissione che avrebbe stilato l'elenco delle aspiranti alla nuova Prima Divisione stabilendo le squadre ammesse di diritto e quelle che il posto in Prima Divisione se lo sarebbero contese sul campo in una serie di spareggi. In questa occasione la F.I.G.C. accettò la nuova struttura federale proposta dalla C.C.I. che prevedeva un Consiglio e relativa Presidenza più le due Leghe Nord e Sud aventi a loro volta un Consiglio e una Presidenza. Le due parti sottoscrissero la seconda delle soluzioni prospettate dall'arbitrato[7], ovvero 3 gironi di 12 squadre di cui 13 federali e 23 confederali per la sola Italia settentrionale più le 8 semifinaliste del vecchio Centro-Sud.
- ^ a b A tavolino per delibera della Lega Nord della C.C.I.
- Modena-Alessandria del 22.1.1922 sospesa all'83° sull'1-1 per ritiro dell'Alessandria.
- Venezia-Modena del 19.3.1922 sospesa al 88° sullo 0-1 per invasione di campo a causa dell'annullamento del gol del pareggio neroverde.
- ^ È stato pubblicato dalla Gazzetta dello Sport in data 1 novembre 1921 a pagina 3. La seconda giornata (13 novembre) fu rinviata e fatta giocare dopo la fine dell'andata.
- ^ a b c d e f g h i j k l Per forfait.
- ^ Macerata-Anconitana venne sospesa al 40º minuto del secondo tempo.
- ^ Dalla Gazzetta dello Sport di giovedì 8 dicembre 1921 che titolò Un successo della nostra iniziativa. L'accordo è finalmente raggiunto fra F.I.G.C. e C.C.I. giornale microfilmato conservato dalla Biblioteca Nazionale Braidense e Biblioteca Comunale Sormani entrambe di Milano.
- ^ Da 60 anni di vita della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Roma, 3 novembre 1958, stampato dalle Arti Grafiche Vecchioni & Guadagno - Roma.
- ^ La prima bozza prevedeva 92 squadre di cui 46 F.I.G.C. e 24 della C.C.I. più 13 provenienti dalla Promozione F.I.G.C. e le 8 squadre tra prime e seconde classificate dei 4 gironi di Seconda Divisione CCI. Le squadre dovevano essere divise in due Divisioni di cui la Prima composta da 5 gironi di 10 squadre e la Seconda da 6 gironi di 7 squadre. Questa bozza è stata conservata dal Prof. Luigi Casini (uno dei fondatori del Modena) che all'epoca era un dirigente del Modena (affiliata alla C.C.I.) e lasciata all'Archivio Storico del Comitato Regionale Emilia Romagna a Bologna.
Voci correlate [modifica]