Limit
19 Novembre 2010
 

Il crollo dell'edilizia

costruzioni_investimenti.jpg

L'Italia del cemento che ogni settimana fa scomparire ettari di terra � in crisi. Dalla bolla del 2008 l'edilizia ha perso 210.000 occupati che arriveranno a 290.000 nel 2011 considerando i settori collegati. Spiace per i posti lavoro perduti e che si perderanno, ma � una buona notizia per l'Italia cementificata. Negli ultimi dieci anni l'Italia si � deindustrializzata, con la chiusura di centinaia di aziende, per la loro contrazione, come � avvenuto per Telecom (con 50.000 dipendenti in meno), Olivetti, Alitalia, Italtel, e per lo spostamento all'estero di societ� storiche come Omsa e Gabetti (che continuano per� a usare il marchio made in Italy). Nello stesso periodo i terreni coltivabili si sono trasformati in palazzi, strade, capannoni industriali, ipermercati. L'agricoltura ha perso quote di mercato e occupazione. Nel frattempo, in controtendenza, l'edilizia ha avuto un orgasmo cosmico con una curva di crescita portentosa. Dai 90 miliardi di euro del 1998 si � arrivati al picco di 120 miliardi di euro del 2007. Il grafico dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) sembra un'erezione fallica con un'improvviso coitus interruptus nel 2008 quando il mercato � crollato in verticale ritornando indietro di un decennio in soli tre anni.
L'Italia deindustrializzata e con un'agricoltura in agonia per mancanza di una politica nazionale e di una vera classe imprenditoriale, si � gettata nel business pi� semplice, la distruzione del territorio, delle citt�, del paesaggio, del turismo. Il riciclaggio del denaro della criminalit� organizzata, le tangenti istituzionalizzate, il concetto di "lavoro, lavoro, lavoro" (per dirla alla Fassino) senza un'idea del futuro, l'utilizzo delle aree edificabili per lo smaltimento di rifiuti tossici (come Santa Giulia e Bisceglie a Milano), le cooperative rosse-nere-bianche collegate ai partiti come nel caso della Tav in Val di Susa, i comuni asserviti ai grandi costruttori, i prestiti alla ca..o delle banche, le Grandi e Piccole Opere Inutili, tutto questo ha creato una corsa all'oro grigio.
Nonostante questa orgia di edilizia e un'offerta superiore alla domanda i prezzi sono aumentati in modo indiscriminato, con solo una leggera contrazione nell'ultimo periodo (solo lo 0,3% nel primo semestre 2010). Per comprare un bilocale in citt� bisogna pagare un mutuo per vent'anni, peggio degli schiavi dei Faraoni. Il valore delle case, per la legge del mercato, dovrebbe essere almeno la met�. Nei grandi centri il numero degli uffici e degli appartamenti vuoti, spesso interi edifici, � altissimo. E' sufficiente percorrere una via a piedi per trovare avvisi affissi pi� o meno in ogni portone. E' chiaro che esiste un cartello che controlla i prezzi che pu� essere riferito alle banche, che hanno erogato prestiti miliardari, e ai costruttori, che dovrebbero rivedere il loro bilancio e forse portare i libri in tribunale se dovessero svalutare gli immobili.
Dal documento "Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni" dell'ANCE: "La contrazione del numero di abitazioni compravendute negli ultimi tre anni (2006-2009) non � stata accompagnata da una significativa diminuzione dei prezzi medi. I valori degli immobili hanno manifestato le prime variazioni negative solo a partire dal primo semestre 2009 e risultano comunque di piccola entit�." Nessuno compra, nessuno affitta, i prezzi non scendono e vogliono continuare a costruire. Quanto pu� durare?

Calendario dei Santi Laici 2011

Il calendario dei Santi Laici 2011
Centinaia di omicidi e decine di stragi dal dopoguerra non hanno ancora un mandante. Quanti sanno e rimangono in silenzio?
E' questo che nutre il Potere, l'indifferenza degli italiani.

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Postato il 19 Novembre 2010 alle 15:21 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta
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Tags: affitti, Ance, Bisceglie, crisi, edilizia, Santa Giulia, tangenti

Commenti


Caro Beppe, il prossimo passo saranno i PERPETUAL BOND?

Questi titoli, che trovano una loro collocazione nell'ambito del Testo unico bancario di cui al dlgs 1�/9/93,n.385, sono titoli obbligazionari (cosiddetti irredimibili) senza scadenza che attribuiscono al sottoscrittore solo il pagamento degli interessi e non anche la restituzione del capitale.

I prestiti irredimibili sono, quindi, quelli per cui uno Stato si impegna solamente a corrispondere un interesse annuo ma non si obbliga a restituire il capitale. Lo Stato (o l'azienda) ha la facolt� di procedere al rimborso del capitale quando lo ritenga opportuno.

In Italia nel 1935 lo Stato diede vita all'emissione del prestito irredimibile denominato "Rendita italiana 5%".

Erano tempi difficili, l'economia stentava a ripartire, pochi anni prima c'era stata la Grande Depressione del 1929 a Wall Street, c'era stato un eccesso di prestiti a carattere speculativo, c'era una cattiva struttura del sistema bancario, molte aziende erano in difficolt�, etc.


Metto al corrente che l'operazione di prestito irredimibile consente, pian pianino, di abbassare il debito pubblico di uno Stato e ritengo che pi� di qualche Stato ci stia pensando, eccome se ci sta pensando.

Potrebbe essere un'ottima soluzione anche per l'Italia, non sto scherzando.

Si rafforzerebbe la credibilit� del nostro Paese evitando, inoltre, trasferimenti di capitali all'estero;


ci sarebbe una radicale diminuzione dell'evasione fiscale;


ci sarebbe una riduzione delle imposte;


ci sarebbe un maggiore controllo sui costi della pubblica amministrazione;


ci sarebbe un assestamento per il mercato immobilare.


E SOPRATTUTTO CI SAREBBE UNA PARTECIPAZIONE E UNA CONDIVISIONE, DA PARTE DELLE PERSONE DELLE SCELTE DI POLITICA ECONOMICA.


Audiatur et altera pars ..................... si ascolti anche l'altra parte.

Marco Cal�

www.sapienza-finanziaria.com/


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19 Novembre 2010

Un cittadino può cambiare il mondo


rifiuti_domestici_zero.jpg

Tu sei il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. Gandhi.
"Con poche pratiche e sperimentate in poco tempo ho ridotto drasticamente i miei rifiuti, l'elenco è solo parziale e non pretende di risolvere tutti i problemi. Un singolo cittadino non può cambiare il mondo... ma può provarci e l'unione fa la forza!
A - Gasatore dell'acqua del rubinetto casalingo. Mai piu' bottiglie da incollarsi al supermercato. www.sodastream.it
B - Detersivi alla spina. Sia totalmente biodegradabili che meno, sono prodotti efficaci ed economici (una media di 1 euro al litro). www.autoricambispaziani.it/
C - Autoproduzione detersivi. Se si ha tempo e voglia ancor più economico e salutare farsi i detersivi da soli con sostanze naturali. I miei piatti sono puliti senza residui chimici sui piatti e negli scarichi. biodetersivi.altervista.org
D - Sapone solido di Aleppo. 100% biodegradabile fatto solo di olio d'oliva e di alloro.
www.saponedialeppo.it
E - Sporte e buste riutilizzabili. Curiosa l'espressione di alcuni commessi al mio rifiuto della loro busta. Qualche volta mi è stato detto: ''Guarda che non te la faccio pagare''. La nostra cultura è ancora arretrata? www.magazzinirossi.it
F - Compostatore. Preferisco tenermi gli scarti alimentari in casa utilizzando una compostiera domestica autocostruita e vi assicuro che produco un terriccio ricco e naturale per le mie piante. http://www.meetup.com/beppegrillo-263
G -Bibite naturali. Oltre l'acqua amo il tè e i succhi frutta. Perche' comprarne costosi , artificiali e imbottigliati in plastica?
H -Alimenti alla spina. Il mercato offre ancora poche opportunità , si può scegliere di limitare i danni con un minimo di scelta e attenzione.
I - Spazzolino intercambiabile. Mi son sempre sentito uno stupido a pagare un manico di plastica )in teoria eterno) per poi buttarlo e ricomprarlo dopo un paio di mesi.
L - Bicchiere tascabile e riutilizzabile. Questo semplice oggetto evita tanti rifiuti. www.dmail.it
M - Autoproduzione alimentare. Con poco più di 1 euro mi faccio yogurt per una settimana semplicemente versando il latte nel macchinario.
N - Tovaglioli di stoffa. In casa era diventato un oggetto da museo. L'ho riscoperto evitando di consumare rotoli e rotoli di tovaglioli di carta usa e getta.
O - Lametta intercambiabile. Evito tante lamette usa e getta essendo la rastura un ''rito'' pressochè quotidiano." Stefano Vignaroli - Roma

18 Novembre 2010

Il Commento:
�ma la Padania , �ndo sta ?

la_Padania.jpg
Se esiste la Padania allora esistono anche il Granducato delle Supercazzole e il Regno di Berlusconia Superiore. Crederci non costa nulla.
"Sulle note riarrangiate di �Sarà perché ti amo� si visualizza un collasso dell'immaginario leghista; una canzone che rappresenta la confusione tra culture vere e nazioni inesistenti, posture da bulli e atteggiamenti da leader, integrazione tra culture e ansia del diverso, mitologie nordiche e figurine panini, polenta e cous cous. Confusione tipica dell'immaginario del popolo verde� verde di rabbia� di carnagione da nebbia� di tossine da inquinamento. Se possiamo dire la nostra ... al termine Padania si può far riferire una cultura e diverse identità, che è ben diverso che definirla una nazione oppressa..."
Testo di Carlo Besana adattato a �Sarà perché ti amo� di Pupo, Pace e Farina (1981) / Voci soliste e coro : Serafina Manna e Carlo Besana.
Ho un mappamondo / E cerco la Padania
Qui c'è l'Olanda / Più sotto la Germania
Poi scendo ancora / ma siamo già in Romagna
Più su l'Emilia / �ndo cazzo è sta Padania
Mi prendo un libro / di storia e geografia
Trovo l'Italia / Ed anche l'Algeria
C'è la Brianza / Proprio la terra mia
Ma la Padania / Non si sa dove sia�
Ma la Padania �ndo sta? /Chi l'ha inventata si sa
E l'ha inventata perché / Non si può essere un re
Senza un regno perciò / S'inventa una nazione
Col mito di Albione / E non sai manco cos'è...
Ma la Padania �ndo sta? / Proprio nessuno lo sa
E sarà forse perché / Tra i polentoni lì c'è
Sempre un nebbione che / Ti viene la depressione
Ed altro che Albione! / Che non san manco cos'è...
Continua il gioco / Non è poi così strano
Se non hai storia / La inventi piano piano
Ci vuole un fiume / Sacro come quello indiano
Ed un guerriero : / l'Alberto da Giussano
Ci vuole un inno / colore un po' verdiano
ed una lingua / ma non è l'italiano
e pure l'urlo / �alura pota pota�
dio mio che orrore / lo urla anche una trota!". Carlo Besana

La Settimana - Vol. 5 N°45

settimana452010.jpg

Iovine era contento, ha sorriso alle telecamere. Il suo sguardo trasmetteva felicità. A cosa pensava mentre lo arrestavano per condurlo in carcere dove sconterà l'ergastolo?

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