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Turno

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Luca Giordano: Il duello di Enea e Turno
« ... avanti agli altri
la chiedea Turno, un giovine il più bello,
il più possente e di più chiara stirpe
che gli altri tutti; e più ch'a gli altri, a lui,
anzi a lui sol la sua regina madre
con mirabil affetto era inchinata. »

Turno (in latino Turnus) è l'antagonista di Enea nell' Eneide, il poema di Virgilio che narra delle avventure dell'eroe troiano dalla sua fuga da Troia, dopo che i Achei l'avevano conquistata incendiandola, fino al suo approdo nel Lazio, presso l'antica città di Laurento, dove avrebbe dovuto sposare la figlia di Latino, Lavinia, peraltro già promessa al re dei Rutuli che è appunto Turno.

Indice

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Il mito

Giovane re dei Rutuli, Turno è anche semidio, essendo figlio di Dauno e della ninfa Venilia; ha due sorelle: la più giovane è sposata con un rutulo di nome Numano, mentre l'altra è Giuturna, che amata a suo tempo da Giove è stata da lui resa immortale. Il nome mitologico di Turno viene fatto derivare dal greco antico Touros, che ha significato di animo impetuoso; secondo talune fonti potrebbe invece intendersi come Turrenos; la versione in lingua etrusca sono molteplici e vengono date come Tursnus, Turosnus, o ancora Turannus.[senza fonte]

Secondo il racconto virgiliano, quando Enea giunge nel Lazio, il re Latino, volendo sancire con lui un'alleanza, gli dà in sposa la figlia Lavinia, peraltro già promessa a Turno. A ciò s'oppone decisamente Amata, madre di Lavinia e moglie di Latino, che aveva sempre prediletto il giovane italico come futuro sposo della fanciulla. A nulla servono le proteste della donna, aizzata follemente dalla furia Aletto per ordine di Giunone, che scatena orge bacchiche e canta le nozze di Lavinia e Turno.

Turno, per rappresaglia, decide di dichiarare guerra ai troiani di Enea, con il quale si batte in duello mortale nell'ultimo libro, venendone sconfitto; nella drammatica scena finale, quando egli è già stato ferito, Enea si accorge che l'avversario indossa ancora il balteo del giovane amico Pallante, ed è per questo che l'eroe troiano, dopo l'iniziale intenzione di risparmiarlo, spinto da un'ira vendicativa infligge dunque al Rutulo il colpo di grazia, e "la sua vita con un gemito svanisce indignata tra le ombre" (...vitaque cum gemitu fugit indignata sub umbras).

Nel poema virgiliano, Turno è presentato come l'alter ego di Enea, un eroe segnato dal fato.[1]. È un sovrano molto amato dai suoi guerrieri e anche da quelli alleati, tra i quali ci sono i suoi due più grandi amici, il re italico Ramnete, che è anche l'augure dell'accampamento, e Murrano, un giovane di Laurento imparentato con la famiglia del re Latino. Il suo unico detrattore è il vecchio cortigiano latino Drance, sostenitore di un accordo di pace tra gli italici ed Enea. Nei combattimenti Turno si batte con passione e ardore, cedendo occasionalmente alla ferocia (come nel noto episodio dell'uccisione di Pallante, al cui cadavere sottrae il balteo: per la qual cosa, come si è detto, Enea non avrà pietà di lui nella sfida finale).

Vittime di Turno durante la guerra laziale sotto le mura di Laurento

Turno è il guerriero italico che più di ogni altro fa uno scempio immane di Troiani e loro alleati arrivando ad uccidere da solo quasi 50 nemici. Tra di loro ce ne sono due col nome "Fegeo", e altri due col nome "Amico".

  1. Elenore: giovanissimo guerriero, figlio illegittimo del re di Meonia, difensore del castrum troiano.
  2. Lico: un difensore del castrum troiano.
  3. Ceneo: un difensore del castrum troiano.
  4. Iti: un difensore del castrum troiano.
  5. Clonio: un difensore del castrum troiano.
  6. Dioxippo: un difensore del castrum troiano.
  7. Promolo: un difensore del castrum troiano.
  8. Sagari: un difensore del castrum troiano.
  9. Ida: un difensore del castrum troiano.
  10. Antifate: figlio illegittimo del re licio Sarpedonte; difensore del castrum troiano.
  11. Merope: un difensore del castrum troiano.
  12. Erimanto: un difensore del castrum troiano.
  13. Afidno: un difensore troiano del castrum.
  14. Bizia: guerriero enorme, difensore del castrum; protetto da una corazza invulnerabile; Turno riesce a perforarla tramite una falarica, scagliata con estrema violenza.
  15. Pandaro: fratello di Bizia, difensore del castrum; Turno gli si avventa contro e gli spacca letteralmente la testa, lasciando colare i brandelli di cervello sulla corazza e al suolo.
  16. Faleri: colpito da Turno all'interno del campo troiano.
  17. Gige: ucciso insieme a Faleri; Turno lo colpisce a una gamba tagliandola di netto.
  18. Ali: ucciso subito dopo Faleri e Gige.
  19. Fegeo
  20. Alcandro: Ucciso di sorpresa mentre si trova sul muro di guardia.
  21. Alio
  22. Noemone
  23. Pritani
  24. Linceo: decapitato da un colpo netto di spada; la sua testa viene quindi lanciata lontano e fatta ricadere al suolo, dopo un lungo volo. Anche la sua uccisione avviene all'interno del campo troiano.
  25. Amico: guerriero e cacciatore. Ucciso nel campo troiano.
  26. Clizio: ucciso nel campo troiano.
  27. Creteo: ucciso nel campo troiano.
  28. Pallante: figlio del re Evandro, alleato principale di Enea, al quale strappa il balteo. In seguito Pallante sarà vendicato da Enea che farà scempio di italici, come l'antico Achille dei troiani, fino ad uccidere Turno.
  29. Stenelo: prima vittima di Turno dopo la lunga assenza dal campo di battaglia.
  30. Tamiro
  31. Folo
  32. Glauco
  33. Lade
  34. Eumede: figlio dell'antico Dolone (decapitato da Diomede).
  35. Asbite
  36. Cloreo: colui che aveva distratto la guerriera volsca Camilla, uccisa a bruciapelo da Arrunte.
  37. Sibari
  38. Darete
  39. Tersiloco
  40. Timete
  41. Fegeo: decapitato mentre era trascinato dietro il suo carro ad opera di Turno, che, con un inganno l'aveva portato a ciò per poi lasciare il suo busto sulla sabbia e la sua testa ancora trainata dietro i cavalli.
  42. Amico: ucciso e poi decapitato; la sua testa viene conficcata in cima alla sua lancia, e quindi legata al carro che Turno porta via. Accade durante il confronto con Enea, alla fine del capitolo XII.
  43. Diore: fratello di Amico, ne subisce la stessa identica sorte.
  44. Claro: fratellastro di Sarpedonte, ucciso a Troia da Patroclo che indossava le armi di Achille.
  45. Temone: altro fratellastro di Sarpedonte, ucciso a Troia da Patroclo che indossava le armi di Achille:
  46. Menete: giovane guerriero arcade, amante più della pace che della guerra.
  47. Illo: guerriero arcade.
  48. Creteo: guerriero arcade.

Curiosità

A Turno sono stati dedicati un cratere del satellite Dione (astronomia), una via di Roma e una di Ardea.

Note

  1. ^ D. Puliga/C.Piazzini, La memoria e la parola, Le Monnier, Milano 2007, p.466

Voci correlate

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