Ostrogoti

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Palazzo di Teodorico a Ravenna, mosaico nella basilica di Sant'Apollinare Nuovo

Gli Ostrogoti (in latino Ostrogothi o Austrogothi) erano il ramo orientale dei Goti, una tribù germanica che influenzò gli eventi politici del tardo Impero Romano.

Sconfissero Odoacre, che aveva deposto Romolo Augustolo, ultimo Imperatore Romano d'Occidente, e si insediarono in Italia. Furono poi sconfitti dai Bizantini.

Erano denominati dai Romani col generico termine di "Barbari".

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Relazione con i Grutungi [modifica]

La divisione dei Goti viene attestata la prima volta nel 291.[1] La prima citazione dei Grutungi si ha in uno scritto di Ammiano Marcellino non precedente al 392, probabilmente successivo al 395. Egli basò la sua descrizione sulle parole di un capo Tervingio del 376.[1] Gli Ostrogoti vengono citati la prima volta in un documento del settembre 392 di Milano.[1] Claudiano li cita assieme ai Grutungi che abitavano la Frigia.[2] Secondo Herwig Wolfram le fonti primarie parlavano di Tervingi/Grutungi o di Vesi/Ostrogoti senza mai mischiare le coppie.[1] I quattro nomi venivano usati contemporaneamente, ma sempre rispettando le coppie, come in Gruthungi, Austrogothi, Tervingi, Visi.[3]

Herwig Wolfram e Thomas Burns concludono che il termine "Grutungi" era un identificativo geografico usato dai Tervingi per descrivere un popolo che si autodefiniva Ostrogoti.[3][4] Questa terminologia sparì dopo che i Goti vennero fatti scappare dall'invasione unnica. A suo supporto, Wolfram cita Zosimo che parla di un gruppo di Sciti a nord del Danubio chiamati "Grutungi" dai barbari dell'Ister.[5] Wolfram conclude che questo popolo erano i Tervingi rimasti dopo la conquista degli Unni.[5] Secondo questa concezione Grutungi ed Ostrogoti furono più o meno lo stesso popolo.[4]

Che i Grutungi fossero gli Ostrogoti era anche il parere di Giordane[6] Egli identificò i re Ostrogoti da Teodorico il Grande a Teodato come gli eredi del re Grutungio Ermanarico. Questa interpretazione, nonostante sia condivisa da molti odierni studiosi, non è universalmente condivisa. La nomenclatura di Grutungi e Tervingi cadde in disuso poco dopo il 400.[1] In generale, la terminologia di una tribù gotica divisa dagli altri scomparve gradatamente dopo l'assorbimento fatto dall'impero romano.[3]

Storia [modifica]

Dal III al V secolo [modifica]

Secondo le loro stesse tradizioni erano originari dell'attuale isola svedese di Gotland e la regione di Götaland.

Nel 250 si divisero dai Goti e nacque appunto il regno ostrogoto. Il primo re si chiamava Ostrogota ed era della stirpe degli Amali. [senza fonte]

Nel 251 gli Ostrogoti uccisero l'imperatore Decio, più tardi saccheggiarono alcune isole dell'Egeo e conquistarono la Tracia e la Mesia.

La prima menzione di Ostrogoti si ha nel 269, quando l'imperatore Claudio II li riconobbe fra i barbari sciti. In quell'anno Claudio II riuscì a fermare l'avanzata degli Ostrogoti.

Nelle prime fasi della loro migrazione dalla Scandinavia, gli Ostrogoti, o goti d'Oriente fondarono un regno a nord del Mar Nero, dal III al IV secolo (Cultura di Černjachov).

Ma nel 340 ricominciarono le scorrerie e conquistarono il regno vandalo (che prima della conquista del nord Africa si trovava in Dacia) e presero questa popolosa regione. Dopo queste vittorie assoggettarono popoli slavi ed arrivarono fino al Baltico, ed alcuni storici paragonarono le loro imprese a quelle di Alessandro Magno, perché avevano creato un regno che partiva dalla Grecia ed arrivava fino al mar Baltico.

Invasioni degli Unni [modifica]

Incalzati dagli Unni che li avevano scacciati dalla loro regione d'insediamento tra il Danubio e il Mar Nero, gli Ostrogoti chiesero pressantemente asilo a Valente, accalcandosi ai confini dell'Impero, precisamente lungo il Danubio. L'imperatore romano Valente accettò di accogliere le popolazioni barbare come foederati, allo scopo di rafforzare il proprio esercito e per aumentare la base imponibile del fisco.[7] Gli Ostrogoti si stabilirono così nel territorio della Mesia e della Dacia.

Regno in Italia [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Regno ostrogoto.
Il Regno degli Ostrogoti.

In Italia, nel 476 il barbaro Odoacre depose l'ultimo imperatore romano Romolo Augusto, detto Augustolo, e non osando proclamarsi imperatore si proclamò re di un misto di popoli barbari (Eruli, Sciri, Rugi, Gepidi, Turcilingi). Egli riscattò dai Vandali con un tributo la Sicilia, che rimase dunque unita all'Italia e ne seguì le sorti.

Caduto l'Impero Romano d'Occidente, era rimasto in piedi quello d'Oriente, il cui imperatore Zenone intendeva riconquistare l'Occidente, in mano ai barbari. L'imperatore era preoccupato dall'intraprendenza di Odoacre, che aveva saputo governare in modo da non urtare la suscettibilità dei Latini e da estendere i confini del suo regno. Altra circostanza che preoccupava l'imperatore d'Oriente era la vicinanza di un popolo bellicoso, quello degli Ostrogoti, che, guidati da Teodorico, si erano stanziati nella valle del basso Danubio a ridosso di Costantinopoli. Zenone pensò di risolvere con una sola mossa i due problemi indirizzando in Italia contro Odoacre l'ambizioso Teodorico, barbaro vissuto alla corte bizantina, il quale nel 493 sconfisse Odoacre e si proclamò re degli Ostrogoti, ottenendo il riconoscimento dell'imperatore Anastasio.

In numero forse di 250.000 tra uomini, donne e bambini[8], da Nouae risalirono la Sava condotti da Teodorico loro re, si scontrarono con Odoacre ad Aquileia e lo batterono a Verona (489). Odoacre scese invano nell'Italia centrale per ottenere aiuti da Roma. Riguadagnata Ravenna riuscì a battere l'avversario e a chiuderlo in Pavia: ma i Visigoti, giunti dalla Spagna in aiuto dei loro consanguinei, ruppero il blocco; Odoacre, battuto una volta sull'Adda (agosto 490) e chiuso in Ravenna, si arrese nel febbraio del 493. Venne infine pugnalato durante un banchetto (marzo 493).

Orecchini ostrogoti in stile policromo, Metropolitan Museum of Art, New York

Gli Ostrogoti costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla Pannonia a nord est e alla Prouincia (l'odierna Provenza) a nord ovest. Il regno sopravvisse fino all'intervento diretto in Italia dell'imperatore d'Oriente Giustiniano I e alla susseguente guerra goto-bizantina.

La caduta [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Guerra gotica (535-553).

Re ostrogoti [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Sovrani ostrogoti.

Note [modifica]

  1. ^ a b c d e Wolfram, 24
  2. ^ Wolfram, 387 n52.
  3. ^ a b c Herwig Wolfram, p. 25
  4. ^ a b Burns, 44.
  5. ^ a b Wolfram, 387 n57.
  6. ^ Heather, 52 - 57, 300 - 301.
  7. ^ Wolfram, pp. 81-82.
  8. ^ AA.VV., Dall'impero romano a Carlo Magno in La Storia, Milano, Mondadori, 2004, Vol. IV..

Bibliografia [modifica]

  • Wolfram, Herwig. History of the Goths. Thomas J. Dunlap, trans. Berkeley: University of California Press, 1988.
  • Burns, Thomas S. A History of the Ostrogoths. Bloomington: Indiana University Press, 1984. ISBN 0 253 32831 4.
  • Heather, Peter. The Goths. Oxford: Blackwell Publishers, 1996.

Voci correlate [modifica]

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