È stato trovato morto nel suo appartamento, nella city di Londra, la metropoli inglese nella quale si era trasferito quasi 30 anni fa, quando aveva deciso di lasciare il Friuli e l’Italia. Eppure, in città, il nome
di Tommaso Salvato lo ricordano ancora in molti. Perchè è a Udine che era cresciuto e aveva vissuto fino a vent’anni. E perchè è nella vicina Codroipo che ancora vivono alcuni suoi parenti, a cominciare dal cugino Massimiliano.
Ed è stato proprio lui il primo ad apprendere della tragica scomparsa di Tommaso. Una notizia tanto inattesa, quanto improvvisa. Perchè a comunicargliela, nel cuore della notte scorsa, sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Udine. A loro volta informati, poche ore prima, direttamente dagli uffici della Polizia metropolitana di Londra.
Stando a quanto riferito dalle forze di polizia inglesi, Salvato è stato rinvenuto ormai privo di vita nell’abitazione di Londra, nella quale viveva da tempo. La morte, stando al “coroner”, una sorta di equivalente italiano del medico legale chiamato dalla magistratura per il sopralluogo giudiziario, sarebbe stata fatta risalire a un paio di giorni prima il ritrovamento del cadavere. All’origine del decesso, sempre secondo quanto riferito dagli inquirenti d’oltremanica, un’overdose da sostanze stupefacenti. Salvato, che era nato a Cividale, aveva 48 anni.
Al cugino, ieri, il compito di informare
dell’accaduto le sorelle, residenti nel milanese, e gli anziani genitori di Tommaso, che, più o meno negli stessi anni della
partenza del figlio, si erano a loro volta trasferiti a Savona.
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