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Inverno alla ribalta, irruzione Artica imminente. Temperature in drastico calo, tornerà la neve a bassa quota

Temperature in drastico calo, nebbie e nubi basse spazzate via.

L'egemonia anticiclonica sta per concludersi e il cambio circolatorio sarà sostanziale. Via le nebbie, le nubi basse e i tepori primaverili, spazio ai rigori invernali e al ritorno delle nevicate a bassissima quota.

Ivan Gaddari: 19-01-2011 ore 12:20

Un ben ritrovati. Gli ultimi aggiornamenti modellistici evidenziano importantissime novità e disegnano una diversa traiettoria d'ingresso dell'Irruzione Artica. Fino a ieri sembrava che il grosso dell'aria fredda dovesse fluire dalla Valle del Rodano, innescando la formazione di un'area perturbata sui mari di ponente. Stamane è cresciuta esponenzialmente la probabilità di un ingresso orientale, con maggiore coinvolgimento delle regioni Adriatiche.

I primi cenni del cambio circolatorio si manifesteranno questa sera nelle regioni del Triveneto. Cominceranno le precipitazioni, accompagnate dalla Bora. La diminuzione termica, dopo aver interessato le Alpi, si propagherà in pianura e determinerà un repentino calo della quota neve. Le precipitazioni coinvolgeranno soprattutto l'Emilia Romagna e nel corso della notte il limite delle nevicate si abbasserà sino alle colline. Qualche fenomeno si estenderà verso le Marche e nelle zone appenniniche settentrionali.

Da domani comincerà a fluire aria molto più fredda. La maggiore nuvolosità raggiungerà le regioni del medio alto versante Adriatico, determinando precipitazioni nevose a quote collinari. In Romagna e nelle Marche è probabile che le fioccate si dirigano in direzione dei litorali. Nella notte tra venerdì e sabato potrebbero registrarsi degli accumuli.

Su Abruzzo e Molise la quota dovrebbe attestarsi sui 200/300 m, mentre in Puglia - nel Gargano in particolare - nevicherà attorno ai 400/500 m.

immagine 1 del capitolo  del reportage 19607

Domani comincerà l'irruzione Artica e la neve calerà di quota sia in Emilia Romagna, sia nelle regioni del Medio versante Adriatico e in Sardegna. Instabilità anche al Sud, con neve sui rilievi.

Al Nordovest, complice una propaggine anticiclonica, le condizioni risulteranno nettamente migliori. Si avranno ampi spazi di sole salvo parziali annuvolamenti lungo le creste alpine del confine settentrionale. Ciò non toglie che le temperature registreranno una ulteriore forte diminuzione, tanto da attestarsi su valori abbondantemente al di sotto della norma e generare estese gelate notturne.

Gli spazi di sole risulteranno ampi anche in Toscana, in Umbria e nel Lazio, tranne sui versante appenninici orientali a causa della sostenuta circolazione orientale. Venti da NE che condizioneranno in particolare le giornate del weekend, propagando la diminuzione termica all'intera Penisola. Venti che nelle regioni Meridionali si disporranno dai quadranti settentrionali e innescheranno una vivace variabilità. Nubi irregolari che risulteranno associate a precipitazioni sparse e le nevicate torneranno ad imbiancare i rilievi appenninici.

Inizialmente dovrebbe nevicare mediamente tra i 700 m dell'Appennino campano ai 1000/1200 m dell'Appennino calabro. La quota sarà maggiore in Sicilia, mentre in Sardegna si registreranno spruzzate di neve a quote collinari. Da domenica l'aria più fredda si dirigerà al Sud, ma coi primi giorni settimanali si avrà un parziale miglioramento che vedrà affermarsi ampie schiarite. Miglioramento che sarà più vivace nelle restanti regioni, in particolare al Nord e nei versanti tirrenici.

Teniamo i giubbotti a portata di mano, perché farà molto freddo e la notte proseguiranno estese gelate.

immagine 2 del capitolo  del reportage 19607

Domenica giornata di freddo sostenuto in tutta Italia. La neve cadrà a bassissima quota sui versanti adriatici e in Sardegna. Al Sud imbiancati i rilievi, localmente a quote collinari. Più sole al Nord e nelle regioni del medio alto versante tirrenico.

Ivan Gaddari

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