Ricostruiamo Onna
 

15 Agosto 2009

La trave nell'occhio

Una montagna di balle
(7:40)
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L'aria � pesante in questo Ferragosto. Troppi girano ormai con una trave nell'occhio. In modo sfacciato. Non temono pi� alcuna conseguenza. La trave nell'occhio, se esibita con disinvoltura in pubblico, � diventata un segno di riconoscimento sociale. Uno status symbol. L'Italia � un Inferno che simula il Paradiso.
Il Parlamento � il girone infernale pi� ambito. Una volta giunto l� puoi fare tutto quello che � proibito ai comuni cittadini. Alle anime morte che sono diventate oggi tanti italiani. Puoi consentirti un tal numero di travi nell'occhio da mettere su una falegnameria. Droghe pesanti, mafia, camorra, corruzione, prostituzione. Un deputato cocainomane non commette peccato, un falegname che coltiva canapa viene ammazzato. Il secondo cerchio, oltre il Parlamento, � ugualmente protetto. E' la Borsa Italiana, terreno di vita e di guadagni di Tronchetti, Geronzi, Tanzi, Cragnotti, dell'ubiquo Berlusconi e dei discendenti della famiglia Agnelli. Nel terzo cerchio prosperano i faccendieri, gli amministratori locali, i picciotti o pi� semplicemente i leccaculo. Sono legioni e legioni. Portano sulle pupille travi pi� piccole dei loro padroni, ma, tra tutti, sono i pi� sfrontati, i pi� beceri.Insultano ragazzi in pubblico e li fanno trascinare via dalle forze dell'Ordine. Il quarto cerchio contiene i quaqquaraqu�, i boccachiusa, gli indifferenti, i mivoltodallatraparte, i miononnohacampatocentanniperch�sifacevaicazzisuoi. Sono eserciti, sono infiltrati ovunque, nelle famiglie, negli uffici, nelle chiese.
A protezione di questo fantastico mondo di travi ci sono i cultori della menzogna. Allevati nelle redazioni dei giornali, negli uffici stampa dei partiti, negli studi televisivi. Mentitori di razza che starnazzano come le oche del Campidoglio contro ogni accenno di verit�. Cercatori di peli nell'uovo negli avversari del Sistema. Trasformano il bianco in nero. La merda in oro. Un cialtrone in presidente del Consiglio. Una velina in un ministro. Un guitto in un portavoce del Senato. Sono i maghi moderni della parola di Stato. Professionisti della diffamazione. Vomitatori di calunnie grazie alle sovvenzioni, alle tasse dei cittadini.
Fa caldo in questa Italia, in questo agosto. Un caldo insopportabile.Fuori da gironi ci sono i precari, i disoccupati, i pensionati a 500 euro al mese, i laureati senza un futuro. Ci sono gli onesti, gli umiliati, i cercatori di verit�, i rompicoglioni, coloro che si informano attraverso la Rete e la stampa internazionale. Sono tanti e sono ancora pochi. Ma � una marea crescente. Quando gli informati saranno maggioranza, le pale dell'elicottero cominceranno a girare. Forse ci vorr� un cargo per trasportarli tutti, forse non baster�. Beati i fuggitivi, perch� non subiranno la collera degli onesti. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

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Postato da Beppe Grillo alle 15:39 in | Commenti (80) |
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Tags: Borsa, informazione, Italia, Parlamento

14 Agosto 2009

Mamme 2.0

Mamme 2.0
(1:19)
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In Italia puoi toccare qualunque cosa, ma non la mamma. La mamma � sacra. "Mamma, solo per te la mia canzone vola, mamma, sarai con me, tu non sarai pi� sola!" cantavano i nostri soldati nella seconda guerra mondiale. Gli alleati tedeschi, abituati a Lili Marleen e alle marce militari, li guardavano impressionati. La mamma italiana decide ogni cosa. I cibi in tavola, i mobili di casa, le vacanze, la ragazza del figlio. Se le mamme volessero, l'Italia cambierebbe in un mese. Chi pu� combattere le mamme del mondo? Non c'� riuscito nessuno. Neppure i generali argentini contro le Madres de Plaza de Mayo che chiedevano giustizia per i loro figli scomparsi, desaparecidos. Le mamme possono tutto. Le mamme in Rete possono ancora di pi�. Un esercito di mamme collegate tra loro pu� battere la crisi, trasformare la societ�, azzerare questa marcia politica. Il blog lancia oggi un'iniziativa permanente dal nome: "Mamme 2.0" per consentire alle mamme di scambiarsi vestiti, giocattoli, scarpe, passeggini dei figli. Film e libri e tutti gli articoli che durano pochi mesi e poi bisogna comprarne subito di nuovi. Perch� comprarli quando si possono scambiare? Il PIL croller� e chi se ne frega. Nasceranno mille nuove amicizie tra mamme, si migliorer� il bilancio famigliare e si consumer� un po' di meno il pianeta in cui i bambini dovranno vivere. Tutte le mamme che vogliono partecipare possono inviare i loro riferimenti e cosa chiedono o desiderano al blog, un primo elenco sar� reso disponibile in settembre. Da subito � operativa un'area Mamme 2.0 su Facebook. "Son tutte belle le mamme del mondo quando un bambino si stringono al cuor!".

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Postato da Beppe Grillo alle 16:23 in | Commenti (658) |
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Tags: Lili Marleen, mamme 2.0, mamme2-0, Plaza de Mayo, Rete

13 Agosto 2009

La politica con la spesa

Bilanci di giustizia
(6:01)
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La rivoluzione si fa con la spesa. Lo dicono anche i preti. Comprare meno, compare "giusto", non sprecare. Se lo fate vi sentirete meglio. Ad esempio potete usare meno detersivo, bere latte fresco alla spina, mangiare cibi di stagione non importati. Risparmierete almeno il 16%. Le regole seguite dalla Comunit� di 1200 famiglie di don Gianni Fazzini sono di puro buon senso e oltre a far risparmiare, fanno guadagnare tempo. Sono famiglie che fanno politica con la spesa e che ogni mese pubblicano il loro bilancio famigliare. In futuro, nel segreto del confessionale, chi inquina, spreca, distrugge attraverso la spesa ricever� l'assoluzione solo se si iscriver� ai "Bilanci di Giustizia" di don Fazzini. Dacci, o Signore, la nostra (giusta) spesa quotidiana!

"Sono don Gianni Fazzini. Sono un prete di Venezia e da alcuni anni seguo Beppe Grillo. Io vorrei oggi dare attraverso il blog una buona notizia. Ci sono in Italia 1200 famiglie che da un po� di tempo stanno ripensando a come fanno la spesa. E liberano la propria testa da pubblicit� e da offerte speciali e si domandano cosa davvero serve per loro e cosa � giusto acquistare.
Queste famiglie sono collegate con una rete. Si chiama �Bilanci di Giustizia�. Sono molto pignole. Ci mandano ogni mese il loro bilancio famigliare e ci dicono quante spese sono state in grado di fare pensandoci su.
In questi giorni abbiamo finalmente analizzato tutte le loro schede mensili e siamo in grado di darvi alcuni numeri che mi pare siano molto interessanti. Queste famiglie sono state in grado di cambiare i loro consumi e quindi di farli con accuratezza e consapevolezza, per il 31%. Il 31% di tutte le loro spese. E cos� facendo hanno ottenuto due risultati, mi pare molto importanti. Uno � che � loro dicono � hanno migliorato la qualit� della loro vita. Siamo andati in Germania e ci siamo fatti aiutare dal Wuppertal Institute. L� ci han detto che per misurare la qualit� della vita, la cosa pi� sicura � questa: verificare quanto una persona ha tempo per le cose che ritiene pi� importanti. E quindi abbiamo usato questo indicatore per verificare. Bene, su una scala da uno a sette, la maggioranza di queste famiglie si sono collocate tra il cinque e il sei. Abbiamo anche domandato loro l�autopercezione della qualit� della vita. Anche l� si sono collocate tra il cinque e il sei, in una scala da uno a sette.
Se noi ci pensiamo su un poco a quello che compriamo. Se ci domandiamo se comprando una cosa noi votiamo per chi lavora in modo corretto, salvaguardando l�ambiente e pagando in modo giusto chi lavoro, poi stiamo meglio anche noi.
Mettendo in moto questo meccanismo, queste famiglie hanno risparmiato il 16% sulla stessa fascia ISTAT della media degli italiani.
Tutto questo ci fa dire che un passo per guadagnare libert� e per una vera azione politica pu� iniziare davvero dalla spesa di ogni giorno.
Queste famiglie si troveranno insieme dal 27 al 30 di agosto a Oropa (BI). Si sono date un titolo interessante: �Gustare la bellezza e costruire la speranza�. Potete andare sul sito www.bilancidigiustizia.it. L� trovate tutte le informazioni e trovate naturalmente i numeri che vi ho detto in modo pi� preciso e selezionato.
Grazie. Se provate anche voi a fare con giudizio le spese, vedrete che stareste meglio."

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Postato da Beppe Grillo alle 17:04 in | Commenti (678) |
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Tags: bilanci di giustizia, decrescita, don Gianni Fazzini, risparmio

12 Agosto 2009

Il proibizionismo che uccide

Civilt� drogate di proibizionismo
(17:30)
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Agosto � il mese degli appelli. Dopo quello per la difesa della Rete dalle querele, oggi il nuovo appello riguarda la depenalizzazione delle droghe leggere.
Troppe persone sono arrestate e non tornano pi� a casa per uno spinello, da Aldo Bianzino a Stefano Frapporti. In molti paesi d'Europa la marijuana � libera. In Italia c'� la libera circolazione delle droghe pesanti e l'arresto di poveri diavoli per un spinello. A Milano i consumatori abituali di cocaina sono stimati in 150.000. Il porto di Gioia Tauro � la porta d'ingresso per ogni tipo di droga in Europa.
Per risolvere il problema dell'affollamento delle prigioni � sufficiente depenalizzare la marijuana. Per risolvere il problema di strani suicidi e di infarti improvvisi in cella � sufficiente depenalizzare la marijuana. Chiedo a tutte le forze politiche e ai movimenti che vogliono sostenere questo appello di farsi vivi al pi� presto.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Testo dell'intervista a Marco Pannella:
"Blog: Marco Pannella, leader del partito Radicale, partito che conosciamo per le numerose iniziative e battaglie anche vinte. In Italia si parla di sostanze stupefacenti, la Fini Giovanardi � soltanto l'ultima delle leggi che provoca qualche effetto, per pochi grammi di fumo di hashish si finisce in carcere e poi qualcuno di questi detenuti muore in poche ore, o per la vergogna o perch� viene picchiato da qualcuno. Com'� possibile che l'Italia abbia ancora una legge di questo tipo?
M.P.: Devo dire purtroppo non solo l'Italia. Adesso vediamo Obama, anche negli Stati Uniti il proibizionismo � stata una bandiera. E' una bandiera internazionale. Onu e via dicendo. Per� siccome hai detto e hai ragione, c'� una serie di leggi, rivendico il fatto che la serie di leggi c'� perch� siamo riusciti a ferirle a morte tante no? Gli italiani ci hanno dato il 54% su una proposta antiproibizionista nel '93, tra l'altro come anche quella per l'abolizione del finanziamento pubblico per una serie di nostri motivi, vincemmo, stravincemmo. E anche per il passaggio nel sistema americano che riguardava le leggi elettorali, poi venne fuori il mattarellum e altre cose... quindi devo dire che un'affermazione che sembr� eccessiva � degli anni '70. Se dobbiamo fare una previsione di come ci sar� una metamorfosi del male totalitario fascista, comunista e via dicendo, sar� quella che verr� presentata in nome dell'onest� della salute e via dicendo il proibizionismo sar� la nuova reincarnazione di quello che � stato battuto. Abbiamo visto giusto perch� oggi in realt� noi abbiamo alla frontiera americana, per esempio col Messico, che alla fine devono stare l� con gli eserciti costantemente col rischio. Perch�? Il proibizionismo. La forza data alla malavita della droga che poi con Saviano e gli altri viene fuori che appunto, ormai si confonde il capitalismo finanziario ufficiale perbenista, non dico per bene perch� non c'�, e quello di natura ufficialmente criminale. L'Afghanistan ha una spiegazione. Alla base � il proibizionismo
blog: terra dell'oppio
M.P.: appunto perch� se in Italia si stabilisse dal Veneto al Piemonte la proibizione della coltura dell'uva perch� senno c'� il vino, credo che diverrebbe una battaglia sociale enorme. Ora, la marijuana, adesso con Obama da un certo punto di vista gi� ci sono dei segnali di rinunce al proibizionismo perch� ne viene ripescata la vera storia che da millenni era la produzione locale indigena come da noi nel Mediterraneo, si dice siamo la civilt� dell'ulivo e dell'uva. In Afghanistan, appunto, quello che si � verificato � che tutta la coltura montagnosa ma non solo, � quella dell'oppio. A questo punto ci sono gli interessi di tutto l'ordine sociale, dai Mong tutta quella zona fino alla Cambogia e al Vietnam con i montagnari e gli altri, che sono dei contadini produttori... morale oggi per fortuna prendendo l'iniziativa che appoggiamo, noi siamo in contatto, di promuovere una convenzione Onu sull'uso della foglia di coca, alla masticazione della foglia di coca, che � da sempre quello che fanno le famiglie per le caratteristiche energetiche e per l'assoluta non nocivit� assoluta della foglia di coca dai cui procedimenti industriali esce la cocaina. E' un problema gigantesco che gi� produce milioni di morti, perch� tu parlavi giustamente delle carceri, b� com'� noto noi Radicali siamo membri spesso, non solo in Italia, ma membri onorari sempre delle carceri. Su questo c'� qualche problemino poi pi� tardi ti dar� l'elenco di quante volte siamo condannati per queste azioni non violente e allora voglio chiedere a Beppe e a Tonino eccetera come la mettiamo? perch� non si denuncia il fatto che noi siamo degli avanzi di galera insomma, per queste cose, perch� leggo che noi non dovremmo essere candidati, devo dire in termini non giuridici ma qualche volta anche giuridici, gli atti della Camera dicono che dal '76 tutti i nostri interventi insistono su questo: le caratteristiche della partitocrazia sono di essere un'associazione per delinquere contro la Costituzione i diritti fondamentali, contro le leggi dello Stato e che sono al potere loro. No? allora capisci che hanno voglia pure loro di toglierci dai coglioni anche perch� io sono felice che finalmente Beppe pare che scenda adesso in campo come diceva quell'altro, intendevo dire Silvio, lui sa che ne sono felice anche se ho qualche dubbio di come lo fa, poi Dio ce la mandi buona a lui a noi e a tutti quanti. Potresti fare un'intervista a un nuovo nostro compagno parlamentare europeo perch� direi che � stato il grande zar dell'antidroga dell'Onu e dell'Italia e di Vienna, si chiama Arlacchi.
blog: ah Pino Arlacchi
M.P.: certo certo
blog: candidato con Tonino alle europee
M.P.: gi� ma voglio dire... ha sempre avuto molto a che fare con noi. Io ricordo che addirittura 15 anni fa, se ci fosse qui Emma Bonino ricorderebbe subito la data, eravamo andati per queste cose, ufficialmente parlamentari europei esponenti del partito Radicale transnazionale in Colombia. Stiamo nella capitale, dopo poche ore ci viene detto apparentemente con grande preoccupazione "guardate prendete subito l'aereo perch� come vedete sono stati ammazzati un procuratore dalle forze partigiane tra virgolette, appunto i narcotrafficanti, allora successe che io riuscii a imbrogliare Emma, l'unica volta che mi � riuscito, per cui lei part� perch� c'ero anch'io in aeroporto ma io persi l'aereo tra virgolette... per dire come tutto questo � il nostro vissuto. E' il problema dell'America latina, � il problema di decine di milioni di persone... sono riusciti a ottenere questo: che mentre prima la foglia di coca era in alcune zone del mondo, il papavero peggio ancora, oggi in Islanda lo si pu� coltivare, come in Polonia nei paesi nordici... � il risultato che hanno ottenuto. Da questo punto di vista credo che noi come Partito Radicale siamo riusciti a tessere nella nostra povert� nelle nostre situazioni, siamo stati arrestati in giro, abbiamo anche compagni, che per esempio, occupandosi troppo di questa roba noi avevamo Andrea Tamburi, che era andato a Mosca a fare azione coi nostri compagni fu assassinato mentre si stava occupando di questa roba. Il nostro compagno Antonio Russo in Cecenia che poi � stato assassinato dai russi e via dicendo, giornalista per radio Radicale, era un altro compagno che perfino in Africa e poi nella ex Yugoslavia dove era addirittura scomparso, si era occupato anche della connessione degli stati proibizionisti con le forze della malavita internazionale che loro usavano per combattere i cosiddetti partigiani della libert�, i dissidenti nei loro paesi,
blog: i radicali locali
M.P.: s�, oltretutto erano pure tesserati perch� la Politkoskaya veniva ai nostri congressi, questo sarebbe un elenco che non finisce pi�
blog: allora un paese democratico cosa dovrebbe fare, che tipo di leggi dovrebbe adottare? dovrebbe liberalizzare tutto? marijuana coca
M.P.: vedi, c'� una cosa, i nonni dei ragazzi di adesso 35 anni fa, passavo per le strade di Roma e c'era scritto "legalizza la marco" come legalizza la marco? loro hanno imparato sin dal primo giorno che la nostra posizione � legalizzare, non proibire, non vietare, non liberalizzare, perch� la droga � da 40 anni liberalizzata e lo � adesso. Io il pane non lo trovo in Italia adesso, magari in Francia o in Belgio lo trovo a mezzanotte il pane, gli alimentari, qui da noi vietato! senno ti chiudono il negozio, mentre se uno cerca la droga non c'� bisogno perch� � la droga che lo cerca per strada a mezzanotte. Quindi come sul divorzio, come sull'aborto, noi cosa abbiamo fatto? abbiamo regolamentato, cio� legalizzato, cio� fatto emergere dal nero e disciplinato, tra l'altro in modo severo perch� siamo prudenti all'inizio, vediamo cosa succede. La legge Fortuna, oggi non riusciamo grazie al Vaticano a passare al divorzio breve e non costoso, non lo vogliono. Niente! adesso c'� questa storia per la quale abbiamo lottato 15 anni sulla RU 486, adesso che il cardinale Bagnasco proibisce, b� su questo noi vogliamo regolamentare. Vogliamo che ci sia informazione e conoscenza, mettere in condizioni la donna... ma il fumatore il ragazzo e il padre del ragazzo mettere in condizioni di dire c'� l� magari al supermercato ma in genere in farmacia, c'� quella cosa che � marijuana, ma deve documentare che � quella e non adulterata perch� grazie alla criminalit� proibizionista che cosa hanno ottenuto? che oggi la marijuana � vero che molto spesso ha una forza un potere diciamo "drogante" moltiplicato per 40 perch� � interesse cos� tu vai l� e gli dai questo al ragazzo, lo dai al nonno del ragazzo che continua a fumare e quello gli va a finire male. Quindi noi viviamo nelle carceri, adesso noi stiamo portando ad una visita delle carceri il 14, 15 e 16 agosto pi� di 120 parlamentari italiani. Perch�? perch� la campagna che abbiamo fatto sull'indulto a favore dell'indulto che ha ridotto semmai la criminalit�... adesso ormai � chiaro no? abbiamo le statistiche! Ci sono stati pi� rientri nelle prigioni di coloro che ne sono usciti per avere finito di scontare la loro pena, pi� rientri in un anno, il doppio di coloro che ne sono usciti perch� hanno pagato, rispetto a quelli che erano usciti per l'indulto. Noi vogliamo l'amnistia di tutti i ragazzi della droga. Le vite distrutte, le famiglie, l'indegnit�. Ora io su questo dovrei vergognarmi perch� 2 o 3 volte siamo riusciti ad ottenere delle cose inaudite in termini di leggi in questo stato antidemocratico. Perfino Craxi ad un certo punto faceva concorrenza ad Almirante per fare il proibizionismo. Giuliano Ferrara usc� dal partito comunista anche perch� non lo ritenevano abbastanza proibizionista e anti proibizionista! tanto per dire i climi che si sono creati, e oggi dobbiamo dire che nelle carceri � un miracolo! perch� poi quando entriamo l� dentro siamo come degli ex carcerati che vengono l� liberi e sono accolti devo dire dagli africani. E' incredibile, noi abbiamo questo Radio carcere che viene ormai ascoltato dai direttori da tutti gli operatori, dalla polizia giudiziaria perch� vorrei dire che c'� un problema di qualcosa che riguarda la comunit� penitenziaria. Dici carcere e pensi ai carcerati. Se dici comunit� penitenziaria significa che dai direttori ai secondini che erano considerati gli aguzzini e via dicendo, oggi c'� una tale maturazione civile che davvero so che se vado l� devo lottare anche a favore del poliziotto penitenziario che soffre, e lo dice! ma come facciamo a tenere questi in questo modo bestiale? Noi abbiamo dei direttori di carcere come quello di Trieste di cui abbiamo appena saputo, che ha trovato una nuova iniziativa. Siccome il carcere � sovraccarico non c'� pi� modo manco non hanno i bagni dove far dormire la gente, ha preso i materassi, li ha numerati e a questo punto non c'� pi� quello che sta nella cella tal dei tali, quello che ha il materasso tal dei tali. Ed � una trovata che almeno permette di stare su dei materassacci ma di starci. 14, 15 e 16 agosto pi� di 100 parlamentari in carcere per visitare con noi, e siamo accolti, speriamo che anche voi tutti siate accolti per un'attenzione nuova che avrete, accolti in queste comunit� penitenziarie in cui abbiamo centinaia di ragazzi e decine di migliaia nei 10 anni, di ragazzi che sono sopravvissuti dalla morte del Mediterraneo, che stanno per morire l� da carcerati perch� non hanno avuto avvocati, non hanno saputo difendersi, non parlavano nemmeno l'italiano, magari avendo solo hashish."

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Postato da Beppe Grillo alle 20:16 in | Commenti (920) |
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Tags: cannabis, cocaina, droghe leggere, Fini, Giovanardi, Marco Pannella

11 Agosto 2009

Grillo168 - Lo Scudo della Rete

Grillo168 - Lo Scudo della Rete
(6:00)
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Io vorrei tornare sull�argomento della querela, che fa parte ormai della mia vita professionale da anni. Mi ricordo che c�era un socialista in galera che mi diceva sempre: �Appena esco di galera ti querelo!�. Ora i tempi sono molto cambiati. I socialisti al confronto erano dei bambini piccoli. Oggi c�� una tendenza incredibile. Possono succedere delle cose inimmaginabili. Un assassino tra condizionali, tra indulto e tra tutto pu� uscire di galera e, se tu ne fai menzione ricordando il fatto su un giornale o su un blog, o sulla Rete, puoi venire querelato dall�assassino. E ti chiede dei danni, magari milioni in danni. Il querelato rischia sempre una pena superiore al querelante.
Ora togli la parola �assassino� e mettici �bancarottiere�, �truffatore�, �mafioso�, il concetto non cambia. Rischia sempre di pi� chi dice la verit�, magari come faccio io o come fate voi, che la gridate ogni tanto la verit�.
Viviamo in un Paese stranissimo, dove un ometto come Schifani, protetto da Lodo Schifani e poi Alfano, pu� denunciare un giornalista come Travaglio, perch� Travaglio espone dei fatti in televisione.
Quello che rischia pi� di tutti oggi siamo noi, della Rete. � la Rete. Come si fa a imbavagliare la verit�? Ci sono milioni di post, milioni di filmati, milioni di commenti. Ci sono tre strade per imbavagliare la Rete, tre strade.
La prima � coi tentativi, ad agosto: 14, 18, 16 agosto. Emendamenti, sub-emendamento dell�emendamento. Modificare la legge sull�editoria, come hanno fatto questi squallidi di Levi, la Carlucci, D�Alia. Mi ricordo Gentiloni che diceva: �Non me ne sono accorto, perch� stavo giocando a tennis con Ermete�. Ministri che non si accorgono di queste cose. La Rete se ne accorse e bloccammo, assieme a tutti i blogger, queste iniziative.
Oppure si pu� fare in altro modo. Mettendo la Rete in condizione di non operare. Come nel Quarto Mondo. 3000 comuni non hanno l�ADSL, per fare il WiFi devi gridare a voce, c�� pi� velocit� e pi� Rete in un�isola qualsiasi dell�Oceano Indiano che non in Sardegna. Quindi siamo gi� nel Quarto Mondo quanto a comunicazione.
Oppure l�altra cosa � la diffamazione. Scrivi una cosa e sbagli un articolo, una virgola, metti tra virgolette una frase malmessa, ecco che scatta la diffamazione con milioni di danni. Questa � intimidazione: colpirne uno per colpirne cento. Scatta la querela. Questa famosa querela. Querela fatta dai ricchi verso chi non se lo pu� permettere. I politici, le persone con certi mezzi possono farla; chi la subisce generalmente ha dei problemi, qualche problema finanziario.
C�� il rischio oggi che un camorrista, stando agli arresti domiciliari, ma con un bravo avvocato, possa mandare in galera Saviano. � una cosa incredibile.
Fai una causa civile e chiedi dei soldi. Mi fai una querela per un milioni di euro. Bene, se la perdi mi paghi un milione di euro. Si deve rischiare. Non si possono usare le querele cos�, a scopo intimidatorio.
Ecco perch� ho deciso di difendere i blogger. Non perch� sono un altruista o un benefattore dell�umanit�. Perch� la Rete � un sistema che si pu� auto proteggere. Come? Possiamo benissimo autoproteggerci. Abbiamo lanciato questa forma di lotta di difesa che si chiama �Lo Scudo della Rete�, dove stiamo cercando i pi� bravi avvocati, quelli coi contro-coglioni, che siano un po� motivati da certe cose e che possano dare un contributo a chi viene querelato nella Rete per qualche frase, qualche virgola o virgolette.
L�iniziativa si chiama �Scudo della Rete� e fornir� l�elenco di tutti gli avvocati che saranno disponibili sia a difendere, sia a prevenire la querela mediante delle informazioni corrette.
Vedete, io ho una certa esperienza sulla querela e ho degli avvocati ferratissimi, meravigliosi. Adesso sono sei mesi che non mi querela nessuno e ci sono i miei avvocati che mi chiamano e mi dicono: �E allora Grillo, che vogliamo fare? Non si pu� lavorare cos�!�. Bene. I miei avvocati, che sono persone abituate a questo genere di esperienza, saranno a disposizione della Rete.
Noi non molleremo mai, e voi � parlo ai blogger e alla gente che frequenta la Rete � non dovete mollare assolutamente. Perch� se mollate vi querelo tutti!
Arrivederci.

Ps: gli avvocati che vogliono contattarmi per l'iniziativa possono inviare una segnalazione al blog.

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Postato da Beppe Grillo alle 15:47 in | Commenti (1181) |
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Tags: Gentiloni, Grillo168, Lodo Alfano, querela, Schifani, Scudo della Rete

10 Agosto 2009

I paradisi fiscali di Mediaset

I paradisi fiscali di Mediaset - Marco Travaglio
(17:24)
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E' disponibile il nuovo DVD di Passaparola: "Gli sciacalli dell'informazione"

Guarda tutte le puntate di Passaparola - Diventa fan di Passaparola su Facebook

Sommario della puntata:
Gli incubi del Cavaliere
Il filone d'inchiesta Mediatrade
La banca Arner

Testo:

Gli incubi del Cavaliere

"Che cosa preoccupa il Cavaliere, che cosa turba i suoi sogni, oltre alle vicende di donne, di escort, o � meglio chiamarle prostitute, che stanno movimentando la nostra primavera e la nostra estate? Probabilmente una delle ragioni della preoccupazione � il riaprirsi delle indagini sui mandanti occulti delle stragi e l�emergere di quella famosa lettera, anzi delle tre ormai famose lettere: famose per noi, che ne abbiamo parlato qui a Passaparola, famose per pochissimi di quelli che hanno visto i telegiornali, visto che non hanno mai sentito raccontare la verit� neanche su molti dei grandi giornali, a parte qualcuno, quindi sicuramente c�� questo: le famose lettere di Provenzano al Cavaliere. Ma c�� anche un paio di novit� che spuntano a Milano e che sono molto poco conosciute: che io sappia ne ha parlato soltanto Luigi Ferrarella una volta su Il Correre della Sera e ne hanno parlato Paolo Biondani e Vittorio Malagutti su L�Espresso. Una � l�indagine Mediatrade e l�altra � l�indagine sulla Arner Bank di Lugano. Ve le spiego, cercando di farmi capire rapidamente, perch� queste sono indagini che non sono coperte dal Lodo Alfano, sapete che il Lodo Alfano copre soltanto i processi e quindi le indagini anche alle alte cariche si possono ancora fare, sei processi a Berlusconi sono bloccati: � bloccato il processo Mills per Berlusconi e � bloccato il processo sulla compravendita dei diritti Mediaset, dove il Cavaliere � imputato di falso in bilancio, frode fiscale e appropriazione indebita, invece le indagini si possono fare. Ebbene, stanno arrivando a conclusione, per la scadenza dei termini a indagare, le indagini su Mediatrade: che cosa � Mediatrade? E� una societ� controllata dal gruppo Berlusconi che, dal 1999, ha il compito di acquistare i diritti per la trasmissione dei programmi televisivi e cinematografici sulle reti Fininvest, diritti che vengono comprati soprattutto negli Stati Uniti, presso le Major di Hollywood , prima questi diritti li comprava per conto del gruppo una societ� maltese, la Ims e adesso, dal 99 in poi, li compra Mediatrade. Conseguentemente l�indagine Mediatrade � un filone separato che nasce dall�inchiesta sulla compravendita dei diritti televisivi. Abbiamo gi� spiegato altre volte come avveniva, secondo l�accusa, questa compravendita: se a comprare i film dalle case di produzione americane e i telefilm, le fiction e tutto il resto � direttamente la societ� Fininvest prima e Mediaset poi, si stabilisce il prezzo e � finita l�. Invece, secondo l�accusa, Fininvest e poi Mediaset che cosa facevano? Facevano comprare i film da societ� off shore nei paradisi fiscali, che erano controllate, ma solo occultamente, dal gruppo e quindi non risultavano del gruppo e allora i film, a ogni passaggio di propriet�, aumentavano di valore: un aumento fittizio che andava a creare una gigantesca provvista di fondi neri, che poi si fermava sulle varie societ� che, a catena, si passavano questi film. La prima comprava a dieci, la seconda a quindici, la terza a venti, la quarta a trenta, la quinta a quaranta e alla fine, quando arrivava al destinatario finale, l�utilizzatore finale lo potremmo sempre chiamare, valeva molto di pi� di quello che valeva in realt� e tutto il resto si era fermato sotto forma di fondi neri, in barba al fisco, in barba alla trasparenza dei bilanci per andare a alimentare questo grande polmone di fondi neri, di cui Berlusconi � considerato l�utilizzatore finale davvero, perch� � imputato per appropriazione indebita, ossia per aver derubato le casse delle sue societ�, che sono per giunta in parte quotate in borsa, oltre a non averci pagato le tasse e aver falsificato i bilanci, sempre nell�ipotesi d�accusa.

Il filone d'inchiesta Mediatrade

Ebbene, di quest�indagine c�� uno stralcio, c�� un filone parallelo che riguarda appunto Mediatrade: Berlusconi sa di essere indagato fin dal 2007, quando i magistrati gli notificarono un avviso di proroga delle indagini, lui � sospettato, � iscritto nel registro degli indagati per concorso in appropriazione indebita, insieme a altri. Ossia un�altra volta � accusato di avere attinto a piene mani dalle casse delle sue societ� e questi sono fatti molto recenti, sono fatti che si riverberano sui bilanci del gruppo molto recenti, quindi sono difficili da fare cadere in prescrizione: prepariamoci a qualche altra legge ad personam .
In questo fascicolo si dice che ci sono in ballo 100 milioni di Euro, una bella sommetta: inizialmente sembrava che quei soldi se li fosse fregati il produttore egizio /americano Frank Agrama, che � un vecchio amico di Berlusconi, che � un produttore di film, che � un suo sodale e pareva essersi fregato questi soldi e averli depositati sui conti di una societ� di Hong Kong, insomma che avesse fatto la cresta dalle casse dal biscione. In realt�, secondo l�accusa della Procura di Milano, quelli non erano soldi rubati da Agrama: erano soldi che Agrama aveva messo da parte anche per conto di Berlusconi, ossia Agrama sarebbe niente altro che un socio occulto di Berlusconi che ha messo da parte un altro bel po� di fondi neri e da qui l�accusa ai due di appropriazione indebita.
Inizialmente Berlusconi, insieme a Confalonieri e a altri sette imputati, era stato rinviato a giudizio - scrive Ferrarella su Il Corriere della Sera - con l�accusa di aver mascherato la formazione di ingenti fondi neri dirottati dalle casse della Fininvest e della Mediaset verso i conti esteri gestiti dai suoi fiduciari, che erano appunto quelle provviste di nero che nascevano dalla catena di Sant�Antonio delle varie societ� che si passavano l�una con l�altra i film e quindi di aver gonfiato i prezzi di quei film.
Nel 2008 � passata la legge Alfano e quel processo l� � stato congelato in attesa che la consulta si pronunci, sperando che non avvengano altre cenette intime tra i giudici della consulta e l�utilizzatore finale del Lodo Alfano.
Molte delle accuse, nel frattempo, in quel processo sono state falcidiate dalla prescrizione e, in parte, anche grazie alla legga ex Cirielli, che ha anticipato i termini della prescrizione, perch� all�inizio, nel processo Mediaset, Berlusconi e i suoi coimputati erano accusati di appropriazione indebita per 276 milioni di dollari e frodi fiscali per un valore di 120 miliardi di lire, fino al 1999. Dopodich�, nella contestazione suppletiva, il magistrato, Pubblico Ministero De Pasquale, ha allungato il falso in bilancio fino al 2001, cio� ancora fuori dalla prescrizione, facendo arrivare delle carte proprio da quel processo stralcio, il processo Mediatrade, che � questa societ� controllata che, materialmente, ha il compito, per conto di Mediaset, di acquistare i film dalle Majors , o i diritti per trasmettere i film dalle majors . Questo � il fascicolo che preoccupa Berlusconi, sia perch� i fatti sono molto recenti e quindi non saranno facili da mandare in prescrizione cos� rapidamente, sia perch� in questo processo siamo nuovamente nel pieno dei fondi neri, dei paradisi fiscali che lui poi, nei vertici internazionali insieme al suo sodale Tremonti, dice di voler combattere per un ritorno all�etica nella finanza. Bene, Il Corriere parla di conti esteri nei paradisi fiscali dai nomi pittoreschi: c�� il conto Trattino, il conto Teleologico, il conto Litoraneo, il conto Sorzio, il conto Clock, il conto Pace etc. etc.. Questo � un processo che sta arrivando alla conclusione nella fase delle indagini e pare che la Procura, appunto, voglia depositare gli atti in attesa - cos� di solito avviene - di chiedere il rinvio a giudizio del Presidente del Consiglio, quindi questo sarebbe un altro processo che andrebbe a aggiungersi ai due congelati a Milano, senza dimenticare che ce ne � pure uno congelato a Roma: quello per la compravendita dei Senatori nel caso Sacc�, che il G.I.P., interpretando il Lodo Alfano in maniera estensiva e considerando coperta anche la fase delle indagini dal Lodo Alfano, ha sospeso in fase di indagine, sempre in attesa che la Corte Costituzionale ci dica se il Lodo � legittimo oppure no.

La banca Arner

C�� invece l�altra inchiesta: un�altra inchiesta che, per il momento, almeno da quello che si sa non coinvolge Berlusconi personalmente, ma coinvolge la banca di riferimento di Berlusconi, della sua famiglia e dei suoi cari. La banca si chiama Arner, � nata come Finanziaria a met� degli anni 90 e poi � diventata una banca a tutti gli effetti, sta, come sede centrale, a Lugano e l�11 giugno scorso � stata perquisita dalla Guardia di Finanza, in seguito a un�indagine della Procura di Milano che � nata proprio dalla denuncia di alcuni ispettori della Banca d�Italia e l�indagine parla di riciclaggio di denaro sporco o sospetto. Ci sono molte ombre sulla filiale italiana milanese di questa Arner Bank, si parla di giochi di sponda milionari con, tanto per cambiare, paradisi fiscali: questo scrivono Malagutti e Biondani su L�Espresso. Gli ispettori della Banca d�Italia hanno sostenuto che, dai loro rilievi, non � possibile, in questo momento, risalire, individuare il reale beneficiario di queste triangolazioni con i conti esteri e le societ� off shore. Da 15 anni la Arner � la banca di fiducia di Berlusconi, l� avvengono operazioni fiduciarie, l� avvengono operazioni per investimenti, � la cassaforte che amministra una parte del patrimonio del nostro Presidente del Consiglio e della sua famiglia. Tant�� che il conto di gestione intestato a Silvio � il numero uno nella filiale italiana della Arner, � il cliente privilegiato e poi ci sono anche i conti dei suoi amici pi� stretti: per esempio, l� ha i suoi conti il fondatore della Mediolanum Ennio Doris, l� ha i suoi conti la famiglia Previti, l� ha i suoi conti Salvatore Sciascia, l�ex addetto ai servizi fiscali della Fininvest, poi condannato per corruzione della Guardia di Finanza e quindi promosso immediatamente in Parlamento e l� hanno parcheggiato un bel po� di soldi tre Finanziarie tra quelle che controllano la Fininvest, che sono la Holding italiana 2, 8 e 5 e sono amministrate tutte e tre dai figli di primo letto Marina e Piersilvio. Naturalmente questa banca viene scelta perch� garantisce la riservatezza assoluta, garantisce fondi di investimento alle Bahamas e in societ� lussemburghesi, ottimi rapporti con paradisi fiscali, di recente ha addirittura inaugurato, la Arner Bank, un ufficietto a Dubai, che � l�ultimo grido dell�off shore nel mondo. Sapete che l�off shore si sta spostando dal centro America ai paesi arabi proprio perch� nel centro America da parte dei vertici internazionali, si � detto che i paesi devono chiudere le casseforti estere e quindi, invece di chiuderle, semplicemente le trasferiscono in posti pi� lontani, pi� esotici, pi� lontani dalle telecamere.
Uno dei fondatori di questa banca si chiama Paolo Del Bue, il quale � coimputato, insieme a Berlusconi e agli altri, nel processo sui fondi e sui film di Mediaset, � stato uno dei protagonisti della vicenda Mills, l�avvocato Mills � l�avvocato che aveva creato le societ� estere off shore del gruppo Fininvest, Del Bue � uno dei soci fondatori della Arner Bank. Ebbene, questa banca ha avuto diverse traversie, perch� dopo alcune pressioni delle autorit� di vigilanza Svizzere aveva nominato un nuovo Presidente di garanzia, un revisore dei conti, un certo Adriano Vassalli, poi nel 2008 sono successe altre cose: c�� stata l�ispezione della Banca d�Italia nella filiale italiana, dove si sono scoperte queste sospette operazioni di riciclaggio, � partita l�indagine alla Procura di Milano per riciclaggio e, nel frattempo, anche la Procura di Palermo si � interessata al direttore e altro socio fondatore della Arner, che si chiama Nicola Bravetti, che � stato arrestato dai magistrati antimafia di Palermo con l�accusa di aver intestato fittiziamente dei beni, aiutando cos� un imprenditore siciliano, un certo Francesco Zummo, a fare sparire delle somme notevoli, 13 milioni di Euro, alle Bahamas. Zummo era stato condannato in primo grado per associazione mafiosa, poi � stato assolto in appello dall�accusa di riciclaggio e insomma � accusato di essere un bel personaggino dai giri giusti in questa finanza torbida; � stato arrestato il direttore della filiale italiana della Arner, questo Nicola Bravetti, appunto, per avergli dato una mano a fare sparire un po� di soldi e questa filiale italiana � proprio quella che ha, come cliente numero uno, Silvio Berlusconi e a seguire tutti i suoi cari e una parte della sua numerosa famiglia. I Pubblici Ministeri di Palermo sono riusciti addirittura a ottenere una risposta alle rogatorie dalle Bahamas, cosa che di solito non accade mai e quindi a fare sequestrare quei 13 milioni che Zummo, secondo l�accusa, avrebbe fatto sparire ai Caraibi con l�aiuto del direttore della filiale italiana della Arner Bank e adesso sta esaminando l�enorme documentazione che, dalle Bahamas, � arrivata a Palermo, a carico del banchiere e del suo sodale. La banca ha detto di non avere niente da nascondere e che Zummo, essendo stato assolto in appello dall�accusa di riciclaggio dopo una condanna in primo grado di cinque anni, questo fa cadere tutta l�accusa anche nei confronti di quello che l�ha aiutato, ma in realt� invece i magistrati rispondono che l�intestazione fittizia di beni � vietata indipendentemente dalle vicende penali del beneficiario di questa intestazione di beni. Insomma, abbiamo addirittura il nuovo governatore Draghi, il governatore della Banca d�Italia Draghi, che aveva designato al vertice della Arner Alessandro Maggiorelli, il quale adesso � finito anche lui sotto inchiesta per favoreggiamento in queste storie e in altre storie di riciclaggio, sempre da parte della Procura di Milano. Quindi una banca che ha i suoi vertici sotto osservazione di due Procure della Repubblica, Milano e Palermo, per storie di presunto riciclaggio, un cliente � Silvio Berlusconi, che evidentemente ha cominciato a dare - chiss� come mai! - segni di nervosismo. Ne sapremo di pi� alla ripresa dell�attivit� giudiziaria ma, anche da questi fronti, possiamo capire per quale motivo il Cavaliere � cos� agitato. Passate parola."

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Postato da Beppe Grillo alle 14:00 in | Commenti (862) |
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Tags: Arner, Berlusconi, Lodo Alfano, Mediaset, Mediatrade, Paolo Del Bue, Passaparola, passaparola-travaglio, Provenzano

14 Agosto 2009

L'acqua cade dal cielo...


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L'acqua piovana dispersa a Los Angeles � sufficiente a met� del suo fabbisogno idrico. L'acqua � il petrolio prossimo venturo e a differenza dell'olio nero � come la manna. Cade dal cielo. In futuro le case saranno costruite con una cisterna, come avviene gi� in alcuni Stati come le Bermuda. Le cisterne potranno essere collegate tra loro per rendere l'acqua potabile e distribuirla. Ognuno vender� la sua in eccesso. L'acqua piovana � un business personale. Investite in cisterne!

La Settimana - Vol. 4 N°32

La Settimana
GavaVenezia.it

Madonna, che silenzio c'� quest'estate nel Pdmenoelle. Hanno celebrato il suo funerale con discrezione. Non fiata pi� nessuno. Io ho cercato di fargli un po' di promozione. Hanno rifiutato. Meno si parla di loro e pi� D'Alema, Violante, Fassino e Veltroni sono contenti. Hanno adottato il famoso profilo basso, quello che gli ha fatto perdere quasi il 50% dei tesserati...


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