Es (psicologia)

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L'Es (o Id) è, secondo la teoria freudiana, quella istanza intrapsichica che "rappresenta la voce della natura nell'animo dell'uomo". L'Es, infatti, contiene quelle spinte pulsionali di carattere erotico (Eros), aggressive ed auto-distruttive (Thanatos) che sono il modo squisitamente umano in cui gli istinti si sono evoluti. È l'istanza intrapsichica più arcaica della nostra mente ed è definito anche inconscio (a differenza dell'Io che è cosciente). l'Es consiste di istinti che rappresentano la riserva individuale di energia psichica. Per Freud uno degli istinti primari, e una delle fonti primarie di energia psichica, è quello sessuale. Il termine fu introdotto nel 1922 in L'Io e L'Es, mutuandolo da G.Groddeck il quale aveva iniziato ad usarlo indicando con esso le «forze ignote e incontrollabili» da cui «noi veniamo vissuti». Il das Es esprime chiaramente il carattere di oggettività, impersonalità dei bisogni pulsionali vissuti come estranei alla parte cosciente della personalità. La comparsa di tale termine coincide con un importante mutamento del pensiero freudiano, e cioè con la nuova teoria strutturale dell'apparato psichico.

È bene precisare che l'Es non è inferiore all'Io e possiede una memoria estremamente sviluppata, anzi, per maggiore precisione, esso è in grado di immagazzinare un'enorme quantità di ricordi rimossi (soprattutto infantili).

Proprio per questo motivo la sua attività può essere causa di nevrosi ovvero di disturbi che scaturiscono dal conflitto tra elementi coscienti (Io) e ricordi che il Super Io non vorrebbe rievocare. Queste nevrosi sono dette nevrosi di carattere e sono costituite da un "eccesso" di Es. Possono produrre effetti, come la tossico-dipendenza, le perversioni sessuali e disturbi dell'attenzione. Il successo terapeutico nel guarire queste nevrosi varia dal 50 al 60%.

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