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- 7 dicembre 2009 - ore 11.30
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Sandra Galoni cercavo qualche video sulla manifestazione di ieri, ma risulta rimosso,perchè?
Michele Pansini
La Costituzione è il
fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è
rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal
Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo
sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre
libertà. Luigi
Ancora una volta il Presidente della Repubblica non é riuscito ad opporsi all'approvazione di un decreto palesemente illegale. Ancora una volta la nosta classe politica ha permesso che si scrivesse una vergognosa pagina di storia della nostra Repubblica. La società civi...le deve mobilitarsi davanti allo scempio delle Istituzioni e all'immobilismo della nostra opposizione.
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Valeria La Rosa
http://nonleggerlo.blogspot.com/2010/03/god-save-gip.html
nonleggerlo.blogspot.com
Uff, questa Clementina Forleo, 'mo rivuole pure la scorta. Ecchessarà mai, l'hanno affiancata in autostrada e le hanno tagliato la strada, facendola sbattere contro al guard-rail. Ha voluto andare a lavorare ...
Marco Brutti VOTA LAST MINUTE: Con diversi amici ci siamo ripromessi di andare a votare ALL' ULTIMO SECONDO -se non un minuto dopo la chiusura!!!- sia la domenica sera che il lunedì mattina. Pretendendo in entrambi i casi di votare. Vogliamo condividere con i Viola questa proposta per far pesare anche i giorni stessi delle elezioni... l'abuso del decre...to salva-liste. Se fossimo in tanti si ritarderebbe anche la chiusura dei seggi: ricordate quanto scalpore fece il ritardo della chiusura nel 2006? FACCIAMOCI SENTIRE! Vi andrebbe di aiutarmi a diffondere questa piccola ma simbolica forma di "protesta"?
Luigi Vergura
Giovedi' notte il confronto piu' duro tra le due cariche dello Stato.
Ieri mattina la telefonata di scuse del Presidente del Consiglio
di Marzio Breda. Corriere della Sera 7/3/2010
( questo articolo non e' in rete, l'ho copiato dall'edizione cartace : vale la pena leggerlo. gc)
Tutto si è giocato nell'arco di un'ora, duran...te il confronto piu' duro che Napolitano abbia mai avuto con Berlusconi. Un colloquio, quello di giovedi' sera al Quirinale, in cui il premier non si e' curato di dissimulare la sua insofferenza alle regole e al sistema di pesi e contrappesi formali in ogni democrazia. Fino ad esprimersi con "brutalita'" - secondo il racconto di chi c'era - nei confronti del Capo dello Stato. Cercando di imporgli , con tono perentorio e ultimativo, la firma di un decreto costituzionalmente inaccettabile, cioe' la riapertura dei termini di presentazione delle liste. E sostenendo che era potesta' e responsabilita' dell'esecutivo approvarlo e che la ratifica del Quirinale era solo un passaggio formale e comunque obbligato. Si pretendeva insomma una presa d'atto. Come se chi doveva controfirmare la legge fosse un semplice passacarte, un notaio senza altro ruolo che quello del certificatore.
E' stato a quel punto dell'incontro che il presidente ha alzato anche lui la voce. Con un gelido avvertimento che ha fermato il Cavaliere : Formulato piu' o meno in questi termini : " Se davvero ne siete convinti, provateci e io sollevero' un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale... poi vedremo chi ha ragione"
Il tentativo del presidente del Consiglio che ricorda di essere "l'unica carica isitituzionale eletta dal popolo", con l'implicita pretesa che questo lo abiliti a porsi sopra a tutto ( fino a confondere i piani istituzionali), davanti a una simile e netta linea di confine era impossibile.
(...) Cosi' si sono lasciati alle 22 di quella notte, Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi. Tra musi lunghi, un secco altola', minacce e parole fuori controllo fin quasi alle escandescenze, delle quali il premier si e' pero' scusato al telefono con il Capo dello Stato ( ieri mattina). Le ventiquattr'ore successive sono state convulse di contatti con il mondo politico e, soprattutto, di verifiche tra gli uffici giuridici dei due Palazzi.
(...) qualcuno gli ( a Napolitano ) riferiva di qualche singolare proposta sulla quale stavano avvenendo sondaggi tra i due poli. Ad esempio l'idea di un decreto - escamotage ( ne avrebbero almanaccato in particolare D'Alema e Letta) per consentire a coloro che avevano partecipato e vinto alle elezioni precedenti di scansare l'onere di presentare firme per questa tornata di voto. Un'ipotesi impraticabile. Un azzardo assoluto(...)
Come prima opzione avrebbe voluto un disegno di legge, Napolitano. Da far sottoporre ai due rami del Parlamento e da approvare in sede deliberante magari attraverso una corsia preferenziale(...). Avrebbe ragionato pure su un possibile rinvio del voto(...). Qualcuno sembrava disponibile accettarlo soltanto per la Lombardia( Casini). Altri lo avrebbero forse approvato, purche' si estendesse a tutt'Italia ( i radicali) (...)
E mentre Silvio Berlusconi insisteva a non riconoscere gli errori del Pdl, sul Capo dello Stato ormai sotto assedio incombeva " la responsabilita'" di garantire un diritto fondamentale degli elettori.
Ecco che cosa ripeteva Giorgio Napolitano a chi cercava di capire la sua posizione durante la convulsa giornata di venerdi'. Fino a quando, dopo un braccio di ferro fino alle virgole sulla norma "interpretativa" e " non innovativa" escogitata dal governo, il decreto e' stato approvato dal Consiglio dei Ministri. E controfirmato in fretta(...).
La prova di forza, naturalmente non si e' chiusa con quell'atto. Certo : il capo dello Stato aveva messo nel conto i contraccolpi polemici su di lui. Data la sua lunga esperienzapolitica, sa bene che in campagna elettorale tutto si esaspera e si trasforma in conflitto. Ma l'onda di proteste che ha assediato il Quirinale dall'altra notte con i cori e i sit-in del "Popolo Viola" e con la propsettiva di una velenosa coda in Parlamento, lo rattrista e preoccupa. Gli pare non soltanto ingenerosa ma ingiusta.
Dopo tutto l'esercizio delle sue prerogative lo obbliga, al cospetto di un decreto legge, a bocciare unicamente i provvedimenti che presentino i caratteri di "manifesta incostituzionalita'".
Cosa che ha fatto, respingendo la prima ipotesi presentatagli dal premier. La soluzione successiva, invece, quei caratteri non li aveva. A giudizio suo e dell'intero staff di costituzionalisti che lo affianca. Anche se la giudicava in cuor suo una "toppa" non certo entusiasmante. Per cui sentirsi accusare di aver violato i propri doveri e di aver "offeso la democrazia" tanto che alcuni leader politici evocano adesso nei suoi confronti addirittura l'impeachment, lo mortifica.
Cosi' come lo mette in ansia l'idea che i cittadini, confusi dalla cacofania di voci, possano dubitare della sua scelta, considerandola un cedimento. Umori cupi, dai quali e' nata la risposta epistolare diffusa ieri sul sito Internet del Quirinale.
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Enrico Arillo Per ordine della questura l'evento di parma è stato spostato in Piazza della Steccata (a 50 m. da Piazza Garibaldi e 350m dalla stazione fs Parma)
A favore della Democrazia... contro il Governo della Vergogna
Location:Piazza della Steccata
Time:8:00AM Wednesday, March 10th
Luca Gianantoni Nel passaparola di oggi al minuto 24 marco Travaglio spiega esattamente perché questo è un golpe
Francesco Battaglia
Basta! Basta con gli strappi alla democrazia!
Basta! Basta con gli strappi alla Costituzione!
Basta! Basta con il Re Sola e la sua corte!
Sasà Ya Basta notizie sulla manifestazione di sabato 13? dove posso reperirle? cosa si fa, da dove si parte, se c'è un corteo etc. Io arrivo da Arezzo e l'altra volta ci hanno fatto fermare alla tiburtina. Sarà uguale? Grazie.
Beppe Morelli
LANCIAMO LA CAMPAGNA : "NOI CHE VOTEREMO ALLE 15:01 DI LUNEDI 29 PER DIFENDERE LA COSTITUZIONE!"............ stando nel seggio entro le 15:00 e con un panino! FACCIAMO VENIRE A CHI RACCOGLIE E COMUNICHERA' I DATI DELL'AFFLENZA IL "BATTI-QUORUM", PASSAPAROLA ED INVITA ALTRI AD ISCRIVERSI A QUESTO GRUPPO!
http://www.faceb...ook.com/group.php?gid=344564133690
l. 400/88 art. 15:ART. 15.(Decreti-legge) (omissis) 2. Il Governo non puo', mediante decreto-legge:;(omissis) b) provvedere nelle materie indicate nell'articolo 72, quarto comma, della Costituzione; ...
Alessandro Baglivi TUTTI INSIEME PER BOICOTTARE MISTER B
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Alessio Aru
A quanto pare c'è già stata, di recente, una sentenza della Corte Costituzionale che giudica incostituzionale un decreto-legge per mancanza delle condizioni d' urgenza, anche e soprattutto in relazione alla materia elettorale:
"Connessa ai rapporti tra fonti, ed in particolare ai rapporti tra legge parlamentare e decret...o-legge, si poneva la specifica censura sollevata dal giudice a quo, con cui veniva denunciata la violazione del divieto, stabilito dall’art. 15, 2° comma, lett. b), l. 400/88, di regolare attraverso decreti-legge la materia elettorale.
La Corte costituzionale non si pronuncia espressamente sul punto – il che avrebbe implicato esprimersi circa il possibile utilizzo della l. 400 quale norma interposta - anche se esclude che la materia possa essere riferita a quella dell’ordine pubblico e della sicurezza, affermando senza incertezze che “la determinazione delle cause di incandidabilità e di incompatibilità attiene alla materia elettorale” e quindi indirettamente la sicura violazione, nella specie, del divieto di cui alla l. 400."
www.associazionedeicostituzionalisti.it
L'Associazione Italiana dei Costituzionalisti, A.I.C., nasce per iniziativa di un gruppo di studiosi con lo scopo di favorire l'approfondimento dello studio e dei metodi d'insegnamento del diritto costituzionale, promuovendo e coordinando incontri tra studiosi e ricerche collettive
