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L'Ottocento Nella prima metà dell'ottocento si diffonde in Europa un nuovo movimento:il Romanticismo. I romantici esaltavano tutti i sentimenti dell'animo umano come l'orgoglio, l'amore per la patria. La cultura musicale si diffonde nelle sale da concerto e nei salotti. I musicisti non sono più alle dipendenze dei nobili ma sono liberi professionisti e si guadagnano da vivere con i concerti e pubblicando le loro opere. Questa nuova concezione si manifestò completamente con Schubert, Schuman, Chopin. La forma di spettacolo più amata dal pubblico è il Melodramma. I grandi operisti italiani furono:Rossigni, Bellini, Donizetti e Verdi. L'Impressionismo è un movimento artistico francese dove i musicisti volevano suggerire impressioni ed emozioni senza mai definirle completamente. Debussy fu il più alto esponente ed il primo ad inserire nella musica colta occidentale elementi di altre culture. Nel Novecento sorge in Germania una nuova corrente chiamata Espressionismo in contrapposizione all'Impressionismo francese. Il musicista voleva esprimere il senso di angoscia dell'uomo nei confronti di un mondo che si stava preparando verso la Prima guerra mondiale. Giuseppe Verdi Nacque da una famiglia di umili origini a Roncole di Busseto, in provincia di Parma, nel 1813. Dotato di grande talento musicale, fu aiutato, inizialmente, da un amico di famiglia, Antonio Brezzi, che, dopo avergli fatto cominciare gli studi con il direttore delle banda del paese, gli permise di terminarli a Milano. Verso il 1835 divenne direttore della banda di Busseto. Nel 1838 alla scala di Milano, rappresentò Oberto conte di San Bonifacio, un'opera che ebbe un discreto successo. L'opera comica Un giorno di regno, rappresentata sempre a Milano nel 1840, fu invece un grande fiasco. Da ciò Verdi capì di non essere adatto per il genere comico e infatti le sue successive 24 opere furono tutte serie, centrate su temi storici, amorosi o sociali. Nel 1842 il successo arrise a Verdi con il Nabucco, una grande opera ambientata al tempo dell'oppressione degli ebrei da parte dei babilonesi. Negli ultimi anni, si occupò anche del genere sacro, componendo la grande Messa da Requiem per la morte di Alessandro Manzoni, nel 1874, cui seguirono un Te Deum, nel 1896, e lo Stabat Mater, nel 1897. Morì nel 1901 a Milano.

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Verdi, Giuseppe

Vérdi, Giuseppe. - Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque rimaneggiamenti. In esse la magistrale padronanza dei mezzi tecnici e drammatici è messa al servizio dell'espressione di accese passioni romantiche... continua »

da Enciclopedia Studenti.it