C’è da dire che quelli del partito dell’ammmmmore non hanno mica tutti i torti, nel voler censurare internet. Insomma, è mai possibile che un’onorevole, uno che qualche mese fa – sempre in tema “figure di merda epiche” NdA – dichiarava di “non campare bene” con lo stipendio parlamentare o che “Ruby è la nipote di Mubarak confermo. È frutto di un mio convincimento e di una corretta lettura degli atti. Metta testuale, per favore” non può nemmeno concedersi qualche minuto di svago sulla sua paginetta Facebook per rispondere agli amici e ai fans quale tal Carlo Imperatore (invaghito di Mussolini e questo già basterebbe a qualificarlo) pare essere. In fondo che ha fatto mai di male se non scrivere un banale “concordo” a chi si augurava “un traliccio” anche per Turi Vaccaro, attivista No Tav come Abbà.

Sgamato da quegli smanettoni di sinistra che stanno tutto il giorno su internet a non far un cazzo, per citar il collega Stracquadanio, Paniz cancella il post incriminato, forse sperando che in questo modo l’increscioso misfatto venga dimenticato ma i sopracitati nerd iniziano a far rimbalzare screenshot sia su Facebook che su Twitter e, una volta raccolti da testate come Giornalettismo e Blitz Quotidiano, per citarne alcune, Paniz non può più nascondersi dietro a un dito e che decide di fare? Decide di rispondere a chi gli chiede lumi sull’accaduto così:

Che dire, complimentoni. Poi dicono che sono io, quello infarcito di pregiudizi. Già già. La politica italiana raggiunge ogni giorno che passa livelli sempre più bassi, grazie anche a persone come Paniz, che al dialogo – punto cardine di qualsiasi democrazia – preferiscono la repressione fascista: manganello, olio di ricino o in alcuni casi, “i tralicci”.

In un paese normale, o perlomeno democratico, Paniz si dimetterebbe tempo zero. Qui no. Qui passerà ancora una volta per il perseguitato dai comunisti [!!] che non lo capiscono e lo fraintendono e continuerà bellamente a far il suo lavoro e prendersi lo stipendio da parlamentare. Bella la vita in Italia eh, onorevole?

AGGIORNAMENTO

Paniz pubblica la sua spiegazione (al momento il contenuto risulta non disponibile su Facebook, non so se per l’ennesima cancellazione da parte dell’avvocato o per i soliti disservizi del social in questione), eccola qua:

Insomma, secondo l’avvocato, “concordare” ha un solo significato, ossia condividere il pensiero, nel senso che ognuno ha il diritto di esprimere ciò che pensa. Manca solamente un “prematurata a destra” e la supercazzola è completa.

Però e spero non se la prenda, non ci vuol molto per sbugiardare l’onorevole e il suo “unico significato”, basta aprire il dizionario (nello specifico il Sabatini Coletti):

Concordare

[con-cor-dà-re] v. (concòrdo ecc.)

• • v.tr. [sogg-v-arg] Decidere qlco. di comune accordo SIN pattuire: c. un prezzo; spesso con arg. espresso da frase (introd. da di): abbiamo concordato di rinviare la riunione
• • [sogg-v-arg-prep.arg]
• 1 Mettere d’accordo una cosa con un’altra: vorrei c. i miei progetti con i tuoi
• 2 gramm. Accordare una parte del discorso con un’altra, nel genere, numero, persona, caso: c. il verbo col soggetto
• • v.intr. (aus. avere) [sogg-v] Detto di due o più soggetti, corrispondersi l’un l’altro: le testimonianze concordano
• • [sogg-v-prep.arg]
• 1 Essere d’accordo con qlcu.: concordo con te su tutti i punti; essere conforme a qlco.: quello che dice oggi non concorda con ciò che diceva ieri
• 2 gramm. Detto di parti del discorso, essere in accordo con altro elemento della frase: in latino l’aggettivo concorda col sostantivo a cui si riferisce

Insomma, pur di non ammettere d’aver fatto una cazzata, eccoli cimentarsi nella grandiosa arte del mirror climbing, con risultati a dir poco catastrofici, aggiungerei.

(Cliccate sulle immagini per ingrandirle; Update via @marconurra, qui il suo post.)

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