Beppe Grillo is back - Tour 2011
16 Giugno 2011
 

Prigionieri del Silenzio - Il caso Carlo Parlanti

Il caso Parlanti
(11:44)
carlo_parlanti

Nelle prigioni del mondo ci sono 2.905 detenuti italiani di cui 1.400 in Germania e 400 negli Stati Uniti. Uno di loro è Carlo Parlanti che è innocente secondo tutte le testimonianze raccolte dalla sua famiglia e dai suoi amici e presentate al ministero degli Esteri dall'associazione "Prigionieri del Silenzio". L'unica che si occupa dei casi di mala giustizia all'estero che avvengono nei confronti dei nostri connazionali. All'estero si può finire in carcere per una falsa accusa o semplicemente per aver mantenuto le proprie abitudini di tutti i giorni non sapendo che in quel Paese sono vietate.

Intervista a Katia Anedda, presidente di Prigionieri del Silenzio.


Il caso carlo Parlanti (espandi | comprimi)
Katia Anedda: Sono Katia Anedda, il Presidente dell’associazione Prigionieri del silenzio, Prigionieri del silenzio è una associazione no profit che si occupa di italiani detenuti all’estero ed è l’unica associazione in Italia che si occupa seriamente di questa problematica, anche perché non tutti sanno che ci sono 2.905 connazionali detenuti all’estero e non tutti sono sicuramente colpevoli e molto pochi, forse sono le persone a cui non vengono violati dei diritti.


In carcere senza prove (espandi | comprimi)
Blog: Perché è tenuto in carcere?
Katia Anedda: Perché sono stati dei grossi errori. Dobbiamo considerare che la vicenda di Carlo Parlanti si svolge negli Stati Uniti, un paese ufficialmente civile, un paese che non dovrebbe sbagliare, un paese con cui abbiamo diversi rapporti, sicuramente lo Stato italiano non andrà a sottolineare agli Stati Uniti gli errori che sono stati fatti. Lo tengono in prigione perché riconoscerlo innocente vorrebbe dichiarare da parte di alcuni magistrati, di procuratori “abbiamo sbagliato” e questo è molto difficile sentirlo dire da parte di un procuratore, soprattutto californiano, americano!


Gli italiani nelle prigioni del mondo (espandi | comprimi)
Blog: Qual è la geografia degli italiani in carcere, dove ci sono più italiani in carcere rispetto a altri Stati? Negli Stati Uniti, in Germania?
Katia Anedda: Nella Germania. Attualmente ci sono 2.905 italiani detenuti all’estero. Circa 1.400 sono in Germania e poi sono sparsi per tutto il mondo: Asia, Africa, negli Stati Uniti ce ne sono poco più di 400. C’è poca informazione. Ogni paese ha una cultura diversa e spesso non si conosce la cultura di questo paese, anche le nozioni basilari.

Come cambiare il mondo

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Postato il 16 Giugno 2011 alle 19:02 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: California, Carlo Parlanti, Consolati, Frattini, Katia Anedda, ministero degli Esteri, Prigionieri del Silenzio, Ventura

Il marxismo oggi - Eric Hobsbawm

Intervista a Eric Hobsbawm
(16:00)
il_marxismo_oggi

Il blog ha intervistato Eric Hobsbawm, uno dei più grandi storici viventi di formazione marxista, nel giorno del suo 94° compleanno in occasione del suo ultimo libro "Come cambiare il mondo. perché riscoprire l'eredità del marxismo". Hobsbawm ipotizza una deriva verso destra dell'Europa nei prossimi anni per motivi legati alla depressione economica e alla ricerca di sicurezza e una stagnazione della UE, appesantita dal suo continuo allargarsi ad Est e dalla mancanza di una comune visione politica. I movimenti, inoltre, si svilupperanno maggiormente nelle aree dove è più alta la percentuale di giovani, quindi nel Nord Africa e nei Paesi in via di sviluppo. Ma, soprattutto, Hobsbawm, che ci tiene a precisare che è uno storico e non un futurologo, ci parla di cosa è diventato oggi il marxismo e quali sono i suoi effetti.

Intervista a Eric Hobsbawm:


Il marxismo oggi (espandi | comprimi)
Eric Hobsbawm: Sono Eric Hobsbawm, uno storico molto anziano. Per caso voi mi avete telefonato proprio nel giorno in cui celebro il mio novantaquattresimo compleanno. Ultimamente ho scritto maggiormente sulla storia dei movimenti sociali e la storia generale dell’Europa e il mondo nel 19° e 20° secolo. Penso che tutti i miei libri siano disponibili in italiano e che diversi degli stessi abbiano riscontrato un certo successo.
Blog: Il marxismo può essere considerato un fenomeno post ideologico?


L'Europa va a destra? (espandi | comprimi)
Blog: In Africa settentrionale e in Paesi europei come la Spagna, la Grecia e l’Irlanda, i movimenti giovanili nati online vogliono un cambiamento radicale delle scelte sociali. Nel frattempo Spagna, Ungheria e Finlandia si spostano a destra, la Danimarca ha chiuso i confini Schengen e in Francia il partito nazionalista di ultradestra potrebbe vincere le elezioni presidenziali. Non è una contraddizione?
Eric Hobsbawm: Non direi. Direi che questi siano fenomeni di altro tipo.

L'Europa immobile (espandi | comprimi)
Blog: Come valuta la UE e i risultati ottenuti finora? Pensa che la UE si consoliderà o tornerà un semplice raggruppamento di Stati?
Eric Hobsbawm: Io penso che la speranza di trasformare l’Unione Europea in qualcosa di più di un semplice alleanza di Stati e una zona di libero scambio dovrà essere dimenticata.

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Postato il 15 Giugno 2011 alle 15:32 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Eric Hobsbawm, Marx, marxismo, storia, UE

Le facce da culo

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La maschera rossa è già entrata nel castello dove sono trincerati i partiti. Loro, però, fanno finta di nulla. L'allegra brigata crede di essere immune al cambiamento, alla peste che la distruggerà. E' come un morto che cammina, ma non sa di esserlo. Le cinte di mura che ha costruito in tanti anni di regno, in apparenza solide come quelle di Costantinopoli, per escludere i cittadini da ogni aspetto della cosa pubblica cominciano a franare. La partitocrazia si crede invulnerabile e, fino ad ora, ha avuto buoni motivi per pensarlo. Vive da decenni tra agi e privilegi, opera per editti indiscutibili da coloro che tratta da sudditi. Si è autoeletta e si è propagata in ogni ganglio del Paese, in ogni struttura pubblica e privata, come una metastasi della democrazia. In alcuni momenti si è sentita perduta, ma non si è mai persa d'animo, ha fatto una capovolta come nel '92, si è rifatta il belletto e si è ripresentata all'elettorato. Ci hanno pensato poi i giornali e la televisione a trasformare in vergini delle vecchie baldracche.
Ora il gioco è finito, la Rete ne mostra le rughe, le falsità, i bubboni. Le eterne facce da culo abbozzano, depistano, confondono. Credono, come i vecchi mafiosi, che il vento passerà e sia sufficiente farsi canna per poi rialzarsi quando il tempo tornerà al sereno. Dopo il risultato del referendum si sono presentate di fronte agli italiani da vecchie maitresse consumate per recitare la solita stanca parte, non accorgendosi che non se le vuole trombare più nessuno. Hanno trasformato la vittoria degli italiani in una loro vittoria. Un voto per il futuro del Paese in un voto politico.
Fini, Casini e Rutelli hanno dichiarato: "La grande partecipazione popolare ai Referendum dimostra la volontà degli italiani di tornare ad essere protagonisti: é ormai chiaro che la maggioranza e il governo sono totalmente sordi, incapaci di capire ciò che vogliono gli italiani". Dopo Fukushima Fini era ancora nuclearista senza tentennamenti e Casini pure. Fini: "Il problema della sicurezza nucleare va al di là dei confini nazionali. Ci sono centrali in Slovenia e in Francia e se lì ci fossero dei disastri colpirebbero anche noi. Da più parti inoltre ho letto che le centrali giapponesi non sono di ultimissima generazione. In Italia si parla di centrali nucleari di ultimissima generazione. Il mio auspicio è che non si decida sull'onda dell'emozione". Casini: "Sarebbe il caso che il governo passasse dalle parole ai fatti altrimenti tra dieci anni saremo ancora fermi a discutere". Il supercazzolaro Vendola che non ha reso pubblica la gestione dell'acqua in Puglia, non si è smentito: "Oggi vince l'Italia dei beni comuni, perde l'Italia delle lobbies, perde un pezzo abbastanza pregiato dell'ideologia liberista che ha governato le sorti del mondo".
Le due maitresse anziane, quelle con più esperienza, hanno espresso la loro migliore faccia da culo per l'occasione. Bersani ha spiegato con la sua esse blesa che l'acqua "per forza" non va bene, ma l'acqua privatizzata "per volontà" dei pubblici amministratori è più buona. Il Pdmenoelle ha già una legge calda-calda. Il cadavere di Berlusconi ha affermato "Dovremo impegnarci fortemente sul settore delle energie rinnovabili". E' lo stesso figuro che rassicurava fino a ieri Sarkozy sul nucleare e bombarda il fratello Gheddafi. Gargamella Bersani ha detto che il Paese ha divorziato dal centro destra. Non è vero. Il Paese ha divorziato dai partiti, ma le facce da culo non lo hanno ancora capito.

Spegniamo il nucleare

Spegniamo il Nucleare (Libro)

"Manuale di sopravvivenza alle balle atomiche" di Beppe Grillo
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Postato il 14 Giugno 2011 alle 15:42 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: acqua pubblica, nucleare, partiti, quorum, referendum

Gli italiani fanno a meno dei partiti

Gli italiani fanno a meno dei partiti - Marco Travaglio
(40:27)
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Testo:

Buongiorno a tutti, allora il nostro governo ha voluto rimanere nell’illegalità fino all’ultimo istante e poche ore fa con le urne ancora aperte e con il quorum ancora da raggiungere, c’è oltretutto il pasticcio del voto degli italiani all’estero causato dalla legge che all’ultimo momento aveva cambiato le carte in tavola sul nucleare rendendo così superata la scheda in materia nucleare votata dagli italiani all’estero a partire da due settimane fa, il Ministro Maroni e il Presidente del Consiglio Berlusconi hanno annunciato che il quorum è stato raggiunto, così da scoraggiare chi deve andare a votare a farlo, seminando rilassamento nell’elettorato e magari tenendo a casa qualcuno che in caso contrario invece si sarebbe precipitato alle urne, dato che sono le 14 e c’è ancora un’ora di tempo per votare.

Vincono i cittadini, vince la Rete (espandi | comprimi)
Vorrei dire che non è affatto detto che si sia superata quella soglia di sicurezza, di garanzia tale da rendere vano l’eventuale scorporo dei voti all’estero e quindi abbiamo ancora un’altra chi non lo ha fatto e ci sta seguendo in diretta streaming sul blog di Grillo e sugli altri blog, per favore vada a votare e porti chiunque conosca a andare a votare.


Santoro e la RAI (espandi | comprimi)
A questo proposito detto ciò che c’era da dire sul referendum, forse c’è ancora una cosa da aggiungere ma la aggiungerò alla fine, volevo spiegare brevemente cosa è successo intorno a Santoro, perché la cosa più difficile da far capire è proprio l’antefatto, si vede sempre l’ultimo fotogramma del film, Santoro se ne va dalla RAI con una liquidazione di 2.3000.000, quindi prendi i soldi e scappa, è una questione di soldi, risoluzione consensuale del contratto, l’ha firmata anche lui, adesso di cosa si lamenta? Vada alla 7, questo è l’ultimo fotogramma, quello che si trascura è il pregresso, come si è arrivati a questa soluzione sulla quale naturalmente ciascuno può avere l’idea che vuole.

Craxi-Berlusconi andata e ritorno (espandi | comprimi)
La RAI quindi fu costretta a reintegrare Santoro per ordine del giudice e a reintegrarlo in prima serata ovviamente per fare un programma di approfondimento giornalistico come da contratto, ma subito fece ricorso in appello, intanto Santoro andò in onda.

Quindi quello che volevo dire che è legato a Santoro ma anche al referendum, è che nel 1991 nel famoso referendum che segnò la fine della Prima Repubblica, Craxi disse “andate al mare” e nel giro di pochi mesi al mare ci andò lui ma a Hammamet da latitante, l’altro giorno Berlusconi ha detto “non andate a votare” e è andato al mare a Villa Certosa, speriamo che raggiunga presto i lidi di Hammamet anche lui, per quanto vi riguarda e ci riguarda ci vediamo tutti quanti sempre per non andare al mare politicamente parlando e per essere sempre impegnati, venerdì sera per chi può al Paladozza a Bologna e per chi non può seguite le istruzioni sul sito del ilfattoquotidiano.it e intanto godiamoci questa vittoria referendaria che è la vera svolta, passate parola!

Lo stivale della vergogna

Lo stivale della vergogna (Cofanetto con 7 Dvd)
L'Italia dal 2008- 2010 raccontata da Marco Travaglio
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Postato il 13 Giugno 2011 alle 13:54 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Berlusconi, Craxi, passaparola-travaglio, Rai, referendum, Santoro

Chi non vota non si creda assolto

Chi non vota non si creda assolto
(03:56)
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Questa mattina ho votato. Lo scrutatore era il mio vicino di casa. Mi ha chiesto "Lei chi è?", gli ho dato la carta di identità e dopo avermi guardato bene in faccia mi ha detto "Si accomodi all'uno". E' stato perfetto. Ho avuto quattro orgasmi in cabina. Ho gridato "SI, SIII, SIIII, SIIIIIIIIII!" mentre facevo una croce sulle schede. Il presidente di seggio voleva denunciarmi per oltraggio al pudore, ma anche lui, si vedeva, era reduce da quattro amplessi referendari e ha abbozzato. Le signore presenti sono arrossite, alcune hanno guardato i loro compagni con nuova ammirazione, con occhi illuminati da una luce maliziosa di democrazia. C'era l'atmosfera della prima volta, di quando vai all'appuntamento con una ragazza che, incredibilmente, ha accettato di uscire proprio con te. Erano anni che non godevo così. Andare alla scuola comunale è stato un atto religioso, ero vestito come a messa per un battesimo o per un matrimonio, a braccetto con la mia signora e per mano il mio ultimo figlio.
L'Italia migliore oggi ha votato, voterà, lo farà domani. Quanti saremo? In ogni caso ci conteremo qualunque sia la nostra idea, la nostra condizione sociale, la nostra età. Ci conteremo e sapremo quante decine di milioni di fratelli e sorelle abbiamo. Quanti di noi sono disposti a cambiare la partitocrazia e i suoi burattinai di Confindustria e delle banche. Soldi. I referendum potrebbero essere tradotti in una sola scelta "I soldi o la vita". Gli italiani che votano vogliono la vita, la felicità, un futuro per i figli da cittadini e non da schiavi moderni. A Santa Margherita, a due passi da casa mia, i giovani industriali hanno proposto di portare l'età pensionistica a 70 anni. Perché allora non 80, 90? Quanti operai arrivano a 70 anni?
I partiti hanno messo il silenziatore al referendum. Le hanno provate tutte compreso il non accorpamento con le amministrative con 10 deputati del Pdmenoelle e due dell'Idv assenti e un radicale che ha votato contro. Bersani ha replicato che Fassino era a Torino per la festa dell'Unità d'Italia. Bastava un voto e il quorum sarebbe già stato raggiunto. Oggi e domani ognuno conta uno. Chi non vota non si creda assolto. Come diceva Faber "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti". Votate e fate votare fino all'ultimo minuto di lunedì. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Spegniamo il nucleare

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Postato il 12 Giugno 2011 alle 13:16 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: acqua pubblica, Bersani, Fassino, giovani industriali, legittimo impedimento, nucleare, referendum

Sarkozy e la danza della pioggia nucleare

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In Francia non piove. E' la peggiore siccità degli ultimi trent'anni. I mesi di marzo e di maggio sono stati i più caldi dell'ultimo secolo. L'acqua è razionata in 60 dipartimenti francesi. Il fenomeno non riguarda solo la Francia, ma la maggior parte dell'Europa del centro nord. Il livello del Danubio è il più basso registrato a memoria d'uomo e il fiume in alcuni tratti non è navigabile. In Francia, che ha circa mezzo milione di fattorie sul suo territorio, comincia a scarseggiare il fieno per il bestiame e sono a rischio le coltivazioni di grano, il cui prezzo è aumentato di colpo nelle borse mondiali.
L'energia va a acqua e i fiumi sono in secca. I 58 reattori nucleari francesi sono raffreddati dall'acqua, 44 sono costruiti per questo nelle vicinanze dei fiumi, gli altri 14 di fronte al mare. Il ministro dell'industria francese, Besson, ha rassicurato la popolazione "Per il momento non ci sono rischi". Quindi, se non piove nei prossimi mesi, il rischio c'è! Quali sono le conseguenze di una centrale in ebollizione? E' paradossale che Fukushima sia stata causata da uno tsunami, da un eccesso di acqua, e un disastro in Francia possa derivare dalla mancanza d'acqua. Sempre l'acqua. Per la carenza di piogge l'energia generata dalle centrali idroelettriche francesi è diminuita del 30%. Quest'estate i nostri cugini d'oltralpe potrebbero trovarsi di fronte a un black out nucleare e alla necessità di importare energia dagli altri Paesi europei. La Francia importa dal 2004 energia dalla Germania che ha deciso di chiudere i suoi reattori dopo la catastrofe giapponese e nel prossimo futuro non potrà esportare energia. Come riportato dal sito "Observatoire du nucléaire", il parco nucleare francese è un colosso dai piedi di argilla. In Italia la potenza installata è di "circa 105 GW, contro un picco massimo di richiesta ad oggi di 56 GW. I 15-20 GW di potenza installata di fonti rinnovabili vengono usati di rado, e diverse centrali a gas operano a metà regime". Esportare energia italiana in Francia non ha prezzo. Per tutto il resto c'è Sarkozy.
Vota 4 SI ai referendum!

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Postato il 11 Giugno 2011 alle 15:58 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Besson, Danubio, Francia, Germania, nucleare, Sarkozy, siccità

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