tour ballottaggi
19 Maggio 2012
Alta voracità

Brindisi, cui prodest?

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Istituto Morvillo-Falcone, Brindisi. Una bomba formata da tre bombole di gas esplode. Una ragazzina morta, una gravissima, altri sei studenti feriti. Oggi, nel ventennale della strage di Capaci, a Brindisi era attesa una carovana anti-mafia proveniente da Roma. Coincidenze? Io ho smesso di crederci da tempo, da quando ho visto da bambino per la prima volta Andreotti in televisione. Ancora una volta non siamo stati in grado di proteggere i nostri ragazzi. Gli italiani lo pensano e io lo dico: da tempo ci si aspettava una bomba come questa, era nell'aria elettrica come prima di un temporale.
Le indagini ci diranno chi sono i colpevoli. La prima pista è quella della criminalità organizzata. Io spero che siano trovati i delinquenti che l'hanno collocata e i mandanti. Soprattutto i mandanti. Le stragi, e questa poteva esserlo se l'esplosione fosse avvenuta pochi minuti più tardi con l'arrivo di altri pullman di studenti, in Italia hanno sempre avuto colpevoli, ma non mandanti. Da piazza Fontana, alla stazione di Bologna, a piazza della Loggia, a Capaci, a via D'Amelio. Gli Spatuzza sono in galera, ma chi li ordinò è ancora a piede libero.
Questa bomba ricorre in un periodo storico molto simile a quello del '92/'93. Furono le bombe del Pac di Milano, dei Georgofili a Firenze allora a precipitarci in un ventennio infame di cui stiamo pagando le conseguenze e a impedire ogni cambiamento. Spero che Brindisi, che segue l'attentato a Adinolfi a Genova, non sia l'inizio di una militarizzazione del territorio, di leggi speciali, di neo terroristi e di depistaggi. Cui prodest questo attentato? Alla criminalità brindisina il cui territorio sarà controllato da tutti corpi di Polizia per mesi? Alla mafia siciliana che si vendica così della commemorazione della morte di Falcone? Cui prodest la morte di una ragazza che andava a scuola?

Alta_voracita

Alta voracità, di Beppe Grillo.
Fermiamo la politica che si sta mangiando il nostro Paese.
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Postato il 19 Maggio 2012 alle 13:09 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Adinolfi, Brindisi, Capaci, Falcone, Morvillo, Spatuzza, stragi

L'inceneritore di Parma

Gira la ruota
(01:09)
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Stasera, venerdì 18 maggio dalle ore 21 circa, seguite la diretta dell'evento di Parma su Corriere.it (immagini di Parmasera.it)
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Gli inceneritori uccidono. Lo affermano i medici, lo testimonia l'aumento delle incidenze di tumore nelle zone adiacenti. Come si può allora definire un aspirante sindaco pdmenoellino che vuole costruire un inceneritore e proprio a Parma, nella Food Valley, spargendo diossina nell'aria e nel cibo?

"In un auditorium stracolmo di cittadini, i candidati a sindaco di Parma faccia a faccia sull'inceneritore. Le posizioni sono emerse in modo inequivocabile.
Vincenzo Bernazzoli, candidato del centrosinistra, ha confermato il suo sì incondizionato all'inceneritore, mai però è entrato nel merito della proposta GCR, mai ha contestato le cifre che dimostrano che senza inceneritore non solo si può ma è anche conveniente, mai ha dimostrato le tesi con prove concrete. In Italia si sta andando verso la soluzione senza inceneritore: Reggio Emilia, la Sicilia, la Provincia di Lucca. L'Europa prevede dal 2020 il divieto di bruciare materiali riciclabili o compostabili.
Ma a Parma vige la "Legge Vincenzo". Bernazzoli nemmeno risponde alle domande scomode: "Dove metterà le ceneri tossiche dell'inceneritore?". Non si sa. Quelle pesanti le vuole mettere nei mattoni (a Treviso hanno abbattuto una casa infetta...). Oggi si parla di bio-edilizia con bio-materiali in canapa... (ma che importa...). 39.000 tonnellate di ceneri verranno portate fuori Provincia ogni anno così come tutto l'organico: e la tanto acclamata autosufficienza? Bernazzoli nega le evidenze sanitarie. Afferma che gli impianti sono sicuri. Ma la Federazione Ordine Medici Emilia Romagna chiede la moratoria. Moniter consiglia di non costruire nuovi impianti. Per il vecchio candidato d'apparato è solo terrorismo. Le forti preoccupazioni dei medici non lo toccano.
La raccolta differenziata serve a far risparmiare i cittadini e a risparmiare risorse. A Ugozzolo invece si recupererà solo il 17% delle plastiche ed il resto verrà bruciato. Con l'inceneritore siamo costretti a smaltire i rifiuti e a subire alti costi, che non ci sarebbero se invece di smaltire recuperassimo materia.
Per Pizzarotti l'inceneritore è un errore a cui porre rimedio, il cantiere è da riconvertire accettando la proposta dalla Multiutility olandese che ha rinnovato la sua disponibilità per assistere Parma nella migrazione verso una gestione corretta dei rifiuti senza incenerimento. L'inceneritore per Pizzarotti è una oscura vicenda su cui fare completa luce, far emergere tutte le storture che hanno portato a decine di esposti, due infrazioni europee, il blocco del cantiere per abuso edilizio, il corretto timore di veder arrivare da fuori Provincia rifiuti di ogni genere ed origine (basta una firma), il mancato ascolto dell'opinione dei cittadini con il referendum respinto.
La prova della mancata chiarezza è per Pizzarotti rappresentata dal segreto sul piano finanziario (voci di corridoio parlano di 315 milioni di euro), negato ai cittadini da due anni. Il futuro è raccolta differenziata spinta, tariffa puntuale e adeguata alla capacità dei cittadini di comportarsi in modo virtuoso, riduzione dei rifiuti a monte, sviluppo del mondo del riciclo per sostenere l'occupazione che in questo settore crea posti di lavoro. A confortare queste tesi l'esperienza di Ponte nelle Alpi, con il suo assessore postino, Ezio Orzes. Ponte nelle Alpi è un comune con il 95% di raccolta differenziata e la riduzione del 92% dei costi di smaltimento, sta triplicando i posti di lavoro. L' inceneritore è oggi una scelta arretrata anche culturalmente.
Ieri sera abbiamo visto due mondi lontanissimi. La vitalità della nuova proposta, il mugugno dei vecchi schemi di partito, dell'archeologia partitica che ha permesso di svendere alle multiutility private aspetti fondamentali del nostro benessere. Chi affiderebbe alla Borsa ed a una Spa la sua salute?". Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

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Oggi, 18 maggio, sarò a Budrio alle ore 18 in piazza Filopanti, e a Parma alle ore 21 in piazzale della Pace.

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Postato il 18 Maggio 2012 alle 13:02 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Ezio Orzes, Federazione Medici Emilia Romagna, Federico Pizzarotti, GCR, inceneritori, Moniter, Parma, Ponte nelle Alpi, Ugozzolo, Vincenzo Bernazzoli

Monti figlio di Topolino

I partiti per defilarsi e lasciare la patata incandescente in mano a Rigor Montis si sono ispirati a Topolino. E' tutto vero! Guardate le vignette!

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Ps2: Solo le liste certificate possono utilizzare ufficialmente il simbolo del MoVimento 5 Stelle. A Vicenza la signora Equizi non ha nessun titolo per farlo ed è quindi diffidata a usarlo. Prego le liste sul territorio a segnalare abusi eventuali del simbolo.

Postato il 18 Maggio 2012 alle 08:06 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Monti, partiti, Toponino

Il fortunello

Gira la ruota
(01:09)
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Lusi ha dichiarato di aver dato 70.000 euro a Renzi, che ha smentito. E', in ogni caso, una non notizia. Non mi risulta esista una legge che regolamenti puntualmente l'uso dei miliardi di euro di "rimborsi elettorali" ricevuti dai partiti. Se fossero stati usati, ad esempio, per la campagna elettorale del sindaco a Firenze, dovrebbe essere perfettamente lecito.
Lusi si difende attaccando, spiega che obbediva agli ordini. Non ne ha bisogno. Non credo esista un solo deputato, un solo senatore, un solo politico in Italia che non sappia che i tesorieri sono solo esecutori. Ciò, in caso di reato, non li assolve, ma bisognerebbe risalire ai mandanti. Il tesoriere ha preso il posto del maggiordomo dei romanzi di Agata Christie come colpevole. Di cosa però? Di gestire i soldi rubati da altri ai cittadini? In quel caso vanno coinvolti prima i segretari di partito e le Istituzioni da sempre mute come il Mosè di Michelangelo. Non c'è a memoria un presidente della Corte Costituzionale, della Corte dei Conti, del Consiglio, della Repubblica, del Senato, della Camera negli ultimi vent'anni che abbia denunciato pubblicamente il furto ai danni degli italiani chiamato "rimborso elettorale" e non finanziamento ai partiti. Eppure la truffa era palese e contro la volontà dei cittadini espressa in un referendum. Le casse dei partiti hanno ricevuto miliardi di euro di soldi pubblici spesi in minima parte per i rimborsi. E il resto? Perché nessuno lo ha restituito? A cosa servono le Istituzioni se non a vigliare e a far rispettare la volontà popolare? Questa è la domanda da porsi.
Io credo a Lusi quando afferma "Facevo quello che mi dicevano", mentre non gli credo assolutamente quando afferma "Posso far crollare il centrosinistra", il Pdmenoelle non ha bisogno di alcun aiuto per crollare. A quello ci pensa Renzi, l'ebetino pro inceneritori, un nomignolo affettuoso, ripreso da Gianni Brera che lo affibbiò a Giancarlo Antognoni per distinguerlo da Gianni Rivera ("l'abatino"). L'ebetino mi ha accostato a Savonarola "Prima che Beppe Grillo diventi Savonarola ce ne ha di strada da fare. Savonarola viveva con una sobrietà che credo non appartenga al prode Beppe Grillo". La parte di Savonarola la lascio volentieri a Renzi, soprattutto quella finale. L'ex presidente della Provincia di Firenze (ma non le vuole abolire?) del lontano 2004 appartiene a un partito che i soldi dei rimborsi elettorali li ha sempre presi "cum summo gaudio".

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Alta_voracita

Alta voracità, di Beppe Grillo.
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Postato il 17 Maggio 2012 alle 15:04 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Antognoni, finanziamenti ai partiti, Lusi, Margherita, Mike, Pd, Renzi, rimborsi elettorali, Rivera, Rutelli, Savonarola

Nessuno deve essere lasciato indietro

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Ci vogliono nuove parole. Parole importanti. Solidarietà, partecipazione sociale, senso di comunità, di identità nazionale. Nessuno deve essere lasciato indietro. L'imprenditore che si suicida, di solito per non dover affrontare l'incapacità di mantenere la famiglia (come fai a dirlo a tua moglie?), è una maledizione che né lui, né noi ci meritiamo. La corte dei miracoli, di mendicanti, che si affolla nelle nostre città è sempre più formata da italiani. Persino gli extracomunitari stanno lasciando l'Italia, uno su quattro è rientrato nel suo Paese o ha cercato fortuna altrove.
Abbiamo perso una guerra per la democrazia. Molti l'hanno combattuta per noi nel dopoguerra e sono stati ammazzati per questo. L'elenco è interminabile, da Impastato a Ambrosoli, da Puglisi a Borsellino a Vassallo. La guerra civile non è finita nel 1946, è continuata fino ad oggi, ha prodotto migliaia di morti, decine di stragi, l'occupazione del potere da parte della P2, la fine della sovranità dello Stato nelle regioni dove regna la criminalità organizzata. E ora il fallimento economico dell'Italia. Dobbiamo creare una rete di protezione sociale per affrontare la tempesta perfetta che ci aspetta. Non è tollerabile che un cittadino muoia di povertà, di debiti, di solitudine. O ce la facciamo tutti insieme o il Paese si disgregherà in mille egoismi. Una nuova dittatura è possibile.
Il cittadino deve sentirsi protetto dallo Stato (e non lo è), uguale di fronte alla legge (e non lo è, dipende dal reddito e dallo studio legale che può permettersi), rispettato come contribuente (non preso per il culo da una serie infinita di condoni e dallo Scudo Fiscale). I cittadini devono potersi riconoscere nello Stato. Deve essere il nostro specchio. Noi siamo lo Stato. Il tempo dei pannicelli caldi, delle dichiarazioni ad effetto, delle mascherate televisive è giunto al termine. La verità, che nessuno vuole dire, e molti neppure sentirsi dire, è che la Grecia andrà presto in default e da quel momento in poi tutto è possibile. Nel frattempo i nostri politici si trastullano senza fare un taglio che sia uno e accollando ai cittadini i costi inutili della guerra in Afghanistan, dei cacciabombardieri, dei partiti, dei giornali, della Tav da 22 miliardi di euro. Dio rende folli coloro che vuole perdere.

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Oggi, 17 maggio, sarò a Comacchio alle ore 18 al Duomo, e a
Mira alle ore 21 in p.zza S.Nicolò.

Siamo in guerra di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

La Rete contro i partiti. Per una nuova politica

Postato il 16 Maggio 2012 alle 15:10 in | Scrivi | listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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Tags: Ambrosoli, Borsellino, crisi, Grecia, Impastato, M5S, MoVimento 5 Stelle, Puglisi, solidarietà, Vassallo

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